Allarme Isis in Italia, impossibile eseguire 5 arresti a Torino
Da Redazione
Novembre 16, 2017
Non si ferma l’allarme Isis in Italia. Dopo l’arresto della ragazza pronta a farsi esplodere a Milano ecco che a Torino sono state richieste diverse misure cautelari. Secondo quanto reso noto però è stato impossibile eseguire 5 arresti, come mai?
Terrorismo in Italia, scoperta una nuova cellula a Torino
L’allarme Isis in Italia in questi ultimi anni non è mai stato sottovaluto, non a caso è stato possibile trovare diverse cellule terroristiche pronte ad agire nel nostro territorio. Nell’arco delle ultime settimane abbiamo avuto anche modo di apprendere la notizia secondo cui una ragazza sarebbe stata pronta a farsi esplodere in pieno centro a Milano, anche se fortunatamente è stata bloccata in tempo. La notizia di oggi invece lascia il popolo italiano molto sconcertati. Secondo una news pubblicata qualche ora fa sembrano farsi più insistente l’allerta terrorismo in Italia, infatti è stata scoperta una cellula criminale a Torino circa sei mesi fa. Attenzione però perché gli uomini in questione non sono stati ancora arrestati.
Scoperta una cellula terroristica a Torino, i criminali però non possono essere arrestati
La notizia riguardante la scoperta di una nuova cellula terroristica a Torino ha lasciato gli italiani sconvolti a causa della sua evoluzione. L’associazione di criminali non è stata scoperta adesso ma bensì sei mesi fa quando il pm Andrea Padalino ha chiesto la misura cautelare in carcere per ben 5 persone. Il Gip però ha preferito rigettare la richiesta, la cosa però non ha bloccato il pubblico ministero che ha immediatamente presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Torino. La risposta della corte, a favore del pm, si è fatta attendere sei lunghi mesi anche se attualmente gli uomini in questione non possono essere arrestati. Il perché di quanto detto si basa sul fatto che i probabili terroristi possono presentare ricorso in Cassazione entro 10 giorni dalla sentenza del Tribunale del Riesame di Torino. Al momento quindi 3 degli uomini sono già agli arresti domiciliari per spaccio di droga, uno di loro è stato già espulso dal nostro paese nel 2016 e l’ultimo invece è in totale libertà.
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