Legge Cinema in Italia, abolita la censura e più tutele per i bambini in sala
Da Redazione
Novembre 23, 2017
Il 22 novembre 2017 sono stati approvati tre decreti dal Consiglio dei Ministri per un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive: abolita la censura nel cinema italiano e 4 classificazioni.
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Cinema in Italia, cambia la legge: addio censura e nuova classificazione in base al pubblico
Uno dei tre decreti approvati il 22 novembre 2017 dal Cdm per promuovere il cinema italiano delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive. Sono due le principali novità: abolita la censura totale di un’opera, per cui non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala di un film, né l’uscita condizionata a tagli o modifiche della pellicola. Ogni soggetto cinematografico, compresi gli spot destinati alle sale, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore secondo le tre attuali categorie più una, ovvero le opere non adatte per i minori di 6 anni. Questo decreto sostituisce le procedure attualmente vigenti relative al nulla osta alla proiezione in pubblico dei film rilasciato dalla Direzione Generale per il Cinema del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Cosa prevede la nuova legge cinema e audiovisivo in Italia
La censura in Italia di libri e opere audiovisive e cinematografiche è sempre stato un argomento di conversazione. Sicuramente, sono stati fatti grandissimi passi in avanti, anche venendo incontro alle esigenze della popolazione e da usi e costumi portati dagli USA. Il nuovo sistema della censura nel Belpaese prevede l’abolizione della possibilità che un’opera sia oscurata o che ne sia vietata l’uscita in sala, neanche se condizionata a tagli o modifiche. Gli operatori cinematografici saranno chiamati in causa per individuare la corretta classificazione del film o di altra opera in base alla fascia di età del pubblico, mentre la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche verificherà tale classifica. Essa sarebbe valida anche per i videogiochi e gli spot pubblicitari.
Legge cinema e audiovisivo, quattro classificazioni per tutelare i minori dai 6 ai 17 anni
La grande novità è data sicuramente dal sistema di classificazione che tutela i bambini in sala. Ci sono quattro categorie conformi alle diverse tipologie di pubblico in sala. Le prime tre rimangono Opere per Tutti, Opere vietate ai minori di 14 anni e Opere vietate ai minori di 18 anni. Se ne aggiunge un’altra, ovvero opere non adatte ai minori di 6 anni. Il decreto stabilisce che, per i film vietati ai minori di anni 14 o 18, può essere consentito l’accesso in sala di un minore che abbia compiuto rispettivamente almeno 12 o 16 anni, nel caso in cui esso sia accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. Viene istituito un nuovo sistema di icone e di avviso per i contenuti sensibili (ovvero violenza, armi, sesso). Il decreto inoltre aggiorna il regime sanzionatorio prevedendo anche sanzioni di tipo reputazionale, con relativa pubblicazione online.
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