Spreco alimentare, passi avanti per l’Italia nella classifica stilata su 25 Paesi
Da Redazione
Febbraio 06, 2017
Quanto cibo sprechiamo ogni anno in tutto il mondo? Ad essere buttato non è soltanto il cibo che rimane a tavola o nei ristoranti ma soprattutto quello che nemmeno entra nelle nostre case (ben un terzo del cibo al livello mondiale) perché già scaduto e andato male. Tutto cibo che, prodotto inutilmente, viene gettato perché ormai immangiabile durante la distribuzione nazionale o internazionale. Basti pensare che soltanto gli Stati Uniti gettano all’anno ben 46 milioni di tonnellate di cibo; sempre secondo i dati forniti dal FSI, il solo cibo buttato in Europa sfamerebbe circa 200 milioni di persone. Sono numeri impressionanti quelli che riguardano lo spreco alimentare e che certamente creano un enorme dispendio di energie a discapito di tutta la comunità. Ma come combattere il preoccupante fenomeno senza una giusta consapevolezza?
L’Italia al 9 posto nella classifica sullo spreco alimentare
La drammatica fotografia ci viene offerta dal Barilla Center for Food & Nutrition in occasione della “Giornata Nazionale Contro lo Spreco Alimentare” in una classifica mondiale di 25 Paesi analizzati dal Food Sustainability Index di Fondazione Barilla Center for Fodd & Nutrition (BCFN) e The Economist Intelligence Unit e che rappresentano oltre i 2/3 della popolazione mondiale e l’87% del PIL globale. Dalla classifica mondiale emergono dati interessanti: secondo la stessa infatti alcuni Paesi come Francia, Australia e Sudafrica risultano essere molto più avanti nel percorso teso a combattere lo spreco alimentare, mentre Arabia Saudita, Indonesia ed Emirati Arabi si trovano ancor oggi ad affrontare le sfide maggiori. Quale invece il posto dell’Italia?
Ebbene, il nostro Paese sembra aver fatto molti passi avanti rispetto agli scorsi anni rispetto al tema dello spreco del cibo. Essa si trova oggi al nono posto della suddetta classifica ed appare tra le realtà che sta facendo i passi avanti più importanti. Un enorme passo avanti per molti riconducibile alla legge sullo spreco alimentare del 19 agosto 2016 num. 166 (“Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”) che ha introdotto, tra le altre cose, una semplificazione burocratica per la donazione del cibo (si tratta infatti dell’ esonero della comunicazione preventiva delle cessioni gratuite per chi rientra nei limiti stabiliti dalla legge).
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