Vaccino contro il papilloma virus anche per i maschi
Da Redazione
Settembre 17, 2016
La ricerca sui tumori ha segnato già da qualche anno un bel successo, dimostrando il legame diretto e inequivocabile tra l’azione di un virus e l’insorgenza di tumori della cervice uterina e del cavo orale. Il virus in questione è chiamato papilloma virus o Hpv e questa scoperta rappresenta una pietra miliare per due aspetti fondamentali: il primo è che è accertata la causa specifica di un tipo di tumore che ha un’incidenza piuttosto elevata; il secondo aspetto è che in seguito a questa scoperta, è stato sviluppato un vaccino, la prima vera azione preventiva rispetto all’insorgenza di un tumore.
Il vaccino va somministrato prima che il nostro organismo venga a contatto con l’Hpv, dopo l’azione preventiva è pesantemente inficiata. Poiché la trasmissione del papilloma virus avviene per via sessuale, il Sistema Sanitario ha determinato che la popolazione femminile da sottoporre a vaccinazione è quella con limite di età di 12 anni, età, appunto in cui si presume che non si siano ancora avuti contatti sessuali. Il vaccino è gratuito in quanto rappresenta una prevenzione primaria importante anche per evitare maggiori costi futuri per curare la malattia.
Dal Congresso dell’EuropeanCollege for the study of vulval disease in corso al Teatro Regio di Torino, è stato dato l’annuncio che il vaccino interesserà anche la popolazione maschile, indicativamente intorno ai 9 anni di età. Con questa azione si ritiene di contrastare al 94% i casi di tumore causato dall’Hpv. Al momento è già possibile per i maschietti vaccinarsi pagando un ticket di 36 Euro ma dal prossimo anno, sarà disponibile in forma gratuita.
Gli specialisti contano con questa importante azione preventiva di evitare migliaia di casi di tumori dell’apparato riproduttivo e del cavo orale che in primis sono una minaccia per la salute e la vita delle persone e in seconda analisi costituiscono costi notevoli relativi alla loro cura, sia essa medica, con chemioterapia e altri farmaci per contrastare gli effetti negativi della terapia anti tumorale oppure chirurgica, a cui comunque segue, di norma una terapia farmacologica.
Il caso dei tumori generati da papilloma virus è emblematico dell’utilità della ricerca su questo tipo di malattia, come peraltro anche rispetto ad altre patologie, benché con numeri meno significativi.
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