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Negozi chiusi durante le feste, quanto vale lavorare nei giorni festivi

Da Redazione

Dicembre 15, 2017

Negozi chiusi durante le feste, quanto vale lavorare nei giorni festivi
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Il M5S schierato per la chiusura festiva, ma quanto vale tenere la saracinesca del proprio negozio sollevata la domenica? La Repubblica prova a stimare il reale valore delle aperture nei giorni festivi.

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Negozi chiusi durante le feste, inchiesta de La Repubblica

Il dibattito politico sta infiammando questo Natale 2017 più delle luminarie in giro per le città. Il Movimento 5 Stelle è deciso a non mollare la presa in fatto di chiusura dei negozi di domenica e nei giorni festivi, ma perché avviene questo? Con la liberalizzazione del commercio del Governo Monti, l’apertura festiva vale molto. La Repubblica ha redatto un reportage a cura e firma di Ettore Livini per capire se conviene fare questo sacrificio.

I reali guadagni durante le festività

Per un ipermercato, si hanno un incremento delle vendite del 20% in più rispetto a un giorno feriale. In generale si tratta di nove miliardi di entrate l’anno. Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, ha spiegato che obbligare i negozi fisici a chiudere è una autentica follia. Questo perché è in atto una sorta di guerra fredda con i siti di e-commerce, Amazon in testa, i quali restano aperti 24 ore su 24 e sette giorni su sette. E, aggiunge Mario Resca di Confimprese, qualora chiudano di domenica anche bar e ristoranti, aeroporti e autostrade, allora blocco sia. Insomma, le due posizioni anno capire esplicitamente di essere contro la proposta di chiusura domenicale e festiva per godere della famiglia e del riposo, oltre che per motivi religiosi.

Aperture domenicali e festive in Europa

In Italia, circa 4,2 milioni di italiani lavora nelle giornate festive. Di questi, 688 mila operano nel settore del turismo e della ristorazione, tanti nella Pubblica Amministrazione e nel settore commercio. E questo vale il 17% delle vendite settimanali. Nel Belpaese il dibattito si accende proprio sotto le feste natalizie, ma nel resto d’Europa il resto dei lavoratori “anomali” cresce di misura. La media europea è attualmente del 30%, contro quella degli italiani che arriva al 24%. In Svezia si parla del 47% dei dipendenti attivi contro la Germania ferma al 22%. Nell’Est Europa, l’Ungheria ha abolito dal 2015 le domeniche lavorative mediante apposito decreto, ma poi sono state reintrodotte a seguito di un referendum chiesto dai consumatori.

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