Alcol e tumori, provato il legame: rischio alto tra i giovani
Da Redazione
Gennaio 09, 2018
Il consumo di alcol (o etanolo) può determinare lo sviluppo di ben sette tipi di cancro, tra cui il tumore al seno e all’intestino
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Alcol provoca il cancro, lo studio
Non è certo una novità la correlazione tra l’alcol e l’insorgenza di tumori. Esso è un agente cancerogeno che può determinare lo sviluppo di almeno sette tipi di cancro. Ciò su cui rimane da indagare sono le modalità con cui l’etanolo e il suo metabolita acetaldeide determina un’alterazione nel ciclo riproduttivo cellulare, dando così avvio al processo di formazione di una massa tumorale. La ricerca pubblicata su Nature evidenzia che il danno arriverebbe fino alle cellule staminali del sangue. L’alcol non è considerato un fattore di rischio per le neoplasie ematiche, ma l’alterazione genetica provocata a questo livello sarebbe una delle cause di insorgenza dei tumori correlati al consumo di bevande alcoliche, soprattutto il cancro al seno e il tumore all’intestino.
L’azione sulle staminali del sangue
Gli scienziati del laboratorio di biologia molecolare dell’Università di Cambridge hanno somministrato etanolo a dei topi di laboratorio, al fine di osservare i danni genetici permanenti indotti dall’alcol. Ricorrendo all’analisi dei cromosomi e al sequenziamento del DNA, gli esperti hanno avuto modo di osservare i danni provocati dall’acetaldeide: una sostanza che si forma nel fegato a seguito dell’ossidazione dell’etanolo e che viene poi a sua volta convertita in acido acetico, a seguito dell’azione di un enzima chiamato aldeide deidrogenasi, il quale interviene proprio per difendere l’organismo dalla tossicità dell’acetaldeide.
Danni dell’alcol e insorgenza tumori
La sua tossicità è nota da tempo. L’acetaldeide è infatti considerata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro un cancerogeno di tipo 1: l’AIRC lo ha classificato in grado di provocare tumori nell’uomo. Deleterio il suo effetto sulle cellule staminali del sangue, chiamate a dare origine a tutte le cellule adulte presenti nel torrente circolatorio: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, cellule dendritiche e linfociti. L’acetaldeide sarebbe responsabile della rottura e del riarrangiamento di porzioni di DNA all’interno di queste cellule. Una variazione che tende a ripresentarsi a tutte le generazioni successive di cellule che da esse hanno origine. L’organismo ha un sistema di riparazione endogeno per rimediare ai danni provocati al DNA, ma in alcuni individui può però non risultare sempre funzionante, per questo si riscontrano diverse reazioni, psecie se si inizia a bere in giovane età. Oltre al danno alle cellule staminali del sangue osservato nello studio, sono diverse le modalità con cui il consumo di bevande alcoliche può dare origine alla formazione di una neoplasia. Il danno a livello del DNA può per esempio essere provocato anche da alcune molecole molto reattive la cui sintesi è favorita dal consumo di bevande alcoliche. L’alcol può inoltre aumentare i livelli di alcuni ormoni, come gli estrogeni: ad alte concentrazioni considerati responsabili dell’aumento del rischio di ammalarsi di cancro al seno e all’ovaio.
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