Google Arts & Culture, come trovare il proprio sosia in un dipinto
Da Redazione
Gennaio 16, 2018
Google ha sviluppato una app che sta diventando una vera ossessione degli utenti social negli Stati Uniti: chi vuole cercare il proprio sosia nelle opere d’arte? Ecco Google Arts & Culture
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Trova il tuo sosia nei dipinti
Google Arts & Culture è un’applicazione sviluppata dal colosso di Mountain View e disponibile sul Play Store da circa un anno e mezzo. Al debutto non ha destato un gran successo tra il pubblico, ma adesso che si è arricchita di una nuova ed interessante funzione, come si dice, ha fatto letteralmente il botto. In origine, l’app offriva diverse funzionalità come compiere tour dei musei virtuali, o cercare immagini di famose opere d’arte. Il tutto in maniera gratuita. Ma solo con l’ultimo aggiornamento è diventata veramente richiesta dagli utenti che hanno un device Android, tanto che il numero di download è aumentato in maniera esponenziale.
A che opera d’arte assomigli: te lo dice Google Arts & Culture
Con l’ultima versione della app è ora possibile trovare il proprio sosia in un’opera d’arte del passato. Per dare il via alla ricerca del proprio doppione artistico non serve altro che scattarsi un selfie e lasciare che il sofisticato meccanismo di riconoscimento delle immagini di Google faccia il suo corso. Al termine del procedimento, Google Arts & Culture presenta una schermata in cui inserisce il selfie appena scattato affiancato dal personaggio che ha reputato essere il tuo sosia. Se il risultato piace, sarà possibile condividerlo rapidamente sui vari social. La precisione dell’app nell’eseguire la ricerca e l’accoppiamento visivo non è affatto male, ma dipende molto dai casi. Infatti, ci sono casi di donne che sono state associate a uomini, ma altri si sono detti soddisfatti e sconcertati dalle varie somiglianze.
La app è sicura?
Il meccanismo di riconoscimento di Google Arts & Culture e i suoi sistemi di deep learning sembrerebbero funzionare molto bene per quanto riguarda i particolari come la bocca e gli occhi, ma meno quando si tratta di cogliere l’aspetto generale del volto. Detto questo, però, molti utenti si sono preoccupati che le foto dei loro volti potessero finire in qualche database e che Google stia raccogliendo questi dati per servirsene per altri scopi. Ma l’azienda ha fatto sapere a tutti coloro che utilizzano l’applicazione che l’immagine verrà archiviata in tutta sicurezza e non verrà utilizzata per altro, come scritto sugli avvisi contenuti nell’app stessa Google Arts & Culture è disponibile sia per Android che per iOS ma purtroppo l’ultima funzione, per adesso, è limitata ad alcune zone degli Stati Uniti e chi avrà un iPhone o un dispositivo Apple dovrà pazientare ancora un po’ prima di cercare il suo sosia tra le opere d’arte.
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