Impotenza maschile, oggi si può curare con gli ultrasuoni
Da Redazione
Febbraio 17, 2018
L’Università Federico II di Napoli ha messo in atto una terapia che ribalta le cure per l’impotenza maschile. ‘Ri.Sani‘,nome dato alla terapia, è l’acronimo di Riabilitazione sessuale andrologica non invasiva ideata da Fabrizio Iacono, docente di Urologia e andrologo dell’Azienda universitaria partenopea.
Impotenza maschile, la cura Ri.Sani per la disfunzione erettile
Il professore Iacono spiega che “La differenza con qualsiasi altra terapia, inclusi i famosi farmaci anti-impotenza, è che noi curiamo la causa, non il sintomo. Il metodo Ri.Sanisfrutta le onde d’urto a bassa intensità (paragonabili a semplici ultrasuoni) combinandole con integratori di ultima generazione, brevettati in tutto il mondo e personalizzati a secondo dei casi. Con questo schema sono stati trattati negli ultimi 5 anni centinaia di pazienti con risultati eccellenti nella maggioranza dei casi. Il trattamento della disfunzione erettile con onde d’urto a bassa intensità non solo fa parte delle linee guida della Società europea di urologia ma è argomento di studi scientifici pubblicati su autorevoli riviste internazionali“.
La Riabilitazione sessuale andrologica non invasiva ha lo scopo di ripristinare la funzione ‘sopita’ senza assumere farmaci o ricorrere a cure dolorose, non rischiando così effetti collaterali e controindicazioni limitanti.
Impotenza maschile, come funziona la terapia
L’impiego mirato delle onde d’urto a bassa intensità comporta una piccola ‘esplosione controllata’ intracavernosa. Il microtrauma cellulare comporta una risposta tissutale con rilascio sia del mediatore della erezione, l’ossido di azoto, che di fattori chimici che spingono alla formazione di nuovi vasi sanguigni, un miglioramento della emodinamica intracavernosa e ovviamente anche un netto miglioramento dell’erezione.
Il dott. Iacono assicura che non occorre più di una seduta settimanale di circa 15 minuti da ripetere per 4 o 5 volte per guarire dall’impotenza. La procedura non causa dolori e i miglioramenti funzionali ottenuti in genere hanno una durata di diversi mesi o addirittura di anni.
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