Pocket Money, migranti protestano nel centro di accoglienza a Roma
Da Redazione
Febbraio 22, 2018
Rivolte a Roma e nelle Marche. I migranti dei centri di accoglienza hanno protestato per il ritardo dei pocket money.
Che cosa sono i pocket money?
I pocket money sono una piccola somma che viene corrisposta ai richiedenti asilo e ai migranti. La “diaria” viene utilizzata per piccole spese inerenti beni di prima necessità o ricariche telefoniche. Il Messaggero ha riportato la notizia che all’interno di due diversi centri di accoglienza a Roma e nelle Marche ci sono stati momenti di tensione. In Largo Perassi, sull’Aurelia, circa 200 rifugiati si sono barricati nella struttura per protestare contro il ritardo dei pocket money previsti per ogni migrante. I motivi resi pubblici dai centri di accoglienza sono questi e non ci sono altre news al momento. Le forze dell’ordine infatti sono impegnate per sedare la rivolta e riportare la situazione alla calma.
Il centro di accoglienza di Largo Perassi è una delle più grandi presenti nella capitale e la gestione è affidata direttamente alla Prefettura. Il Corriere della Sera ha specificato che gli ospiti della struttura si sono radunati nel cortile. Per fortuna non ci sono stati feriti e l’intervento della Polizia è stato tempestivo.
Rivolte anche a Porto San Elpidio
Come dicevamo, anche nelle Marche ci sono state delle proteste e in particolare a Porto San Elpidio. Tutti i migranti protestano perché “non ricaricano la scheda telefonica”. I migranti sono ospiti del Residence Nazionale sulla Statale Adriatica e reclamano anche il ritardo nel pagamento dei lavori socialmente utili che sono stati svolti negli scorsi mesi. Gli inviati di TgCom24 delle Marche riportano che anche gli altri ospiti della struttura si sono uniti alla protesta. Il compenso pattuito per i lavori è di 7.000 euro all’anno. I responsabili del residence hanno allertato i Carabinieri e sembra essere tornata la calma.
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