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Mar mediterraneo, 6 milioni di anni fa ci fu una inondazione

Da Redazione

Marzo 01, 2018

Mar mediterraneo, 6 milioni di anni fa ci fu una inondazione
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Nel Mar Mediterraneo sono state rinvenute tracce della più forte inondazione avuta sulla terra. Si tratta di un’alluvione catastrofica avuta quasi 6 milioni di anni fa nel corso della quale, l’acqua, oltrepassando dallo Stretto di Gibilterra, ha coinvolto tutto il bacino mediterraneo.

Inondazione mar mediterraneo, lo studio

Lo studio, ha avuto la coordinazione di Aaron Micallef dell’Università di Malta e di Angelo Camerlenghi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, i quali hanno dimostrato come l’alluvione, nota come alluvione Zancleana, abbia interrotto la Crisi di Salinità Messiniana, circa 6 milioni di anni fa.

Questo porto il Mar Mediterraneo a trasformarsi in un grande lago salino a causa del restringimento del suo collegamento con l’Oceano Atlantico e dell’intensa evaporazione.

Esaminando la più completa raccolta di dati di fondali marini provenienti dalla Sicilia orientale e dalle isole maltesi, i geologi hanno messo in evidenza come negli abissi profondi del Mar Ionio ci siano dei sedimenti sepolti che si pensa siano stati erosi e trasportati dall’alluvione Zancleana.

Questa massa di detriti è estesa quanto un’area equivalente a quella dell’isola di Creta e, in alcuni punti, ha degli spessori di quasi 900 metri. Il passaggio dell’inondazione Zancleana attraverso la scarpata di Malta portò alla formazione di una cascata alta 1,5 chilometri.

Inondazione Zancleana, l’esito della ricerca

Angelo Camarlenghi ha dichiarato che “Questa scoperta è molto importante perché dimostra che il livello del Mar Mediterraneo durante la crisi di salinità è diminuito di oltre un migliaio di metri e che la fine della crisi di salinità è coincisa con una catastrofica alluvione che ha colpito l’intero Mar Mediterraneo, prima attraverso lo stretto di Gibilterra e poi attraverso la Sicilia meridionale. I dati di sottosuolo, in parte acquisiti dalla nave oceanografica OGS Explora, sono stati elaborati nei nostri laboratori e sono stati integrati con l’analisi topografica della Scarpata di Malta effettuata dai colleghi Maltesi”.

La scoperta cerca di dare una risoluzione della più antica e duratura questione scientifica nel campo delle scienze della Terra: l’origine della carenza di sale del Mediterraneo

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