Amore per una persona cara stimola il cervello dei ragazzi
Da Redazione
Marzo 07, 2018
Ci sono delle aree cerebrali che si attivano grazie agli stimoli emotivi, primo tra tutti l’amore.
Ma come comincia l’immaginazione emotiva nel cervello durante la crescita? La domanda è stata risposta da un team di ricerca dell’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia di Udine, in associazione con il Polo di Bosisio Parini dello stesso Istituto.
Amore e adolescenza, lo studio
Durante l’esperimento è stato chiesto ai ragazzi di svolgere due compiti: leggere mentalmente un verbo che rappresenta un’emozione o leggere un verbo che descrive un’azione. In entrambi i casi dovevano immaginarsi in una situazione simile.
Quando immaginavano verbi che rappresentavano situazioni emotive, come amare oppure odiare, aumentava l’attivazione in due aree precise del cervello: nel giro sovramarginale e nella parte anteriore dell’insula nell’emisfero cerebrale destro.
Le coordinate della prima area cerebrale coinvolta (giro sovramarginale) erano le stesse che si attivano per l’elaborazione delle informazioni somatosensoriali derivanti dall’esterno e dall’interno del nostro corpo. La seconda area coinvolta, l’insula, è invece la stessa che riguarda la consapevolezza emotiva legata alle parti del nostro corpo, come quando aumenta la sudorazione per uno stato d’ansia.
Tale incremento non si verificava invece con verbi che richiamavano azioni, come afferrare o scrivere, o quando i ragazzi immaginavano una situazione emotiva ma con un compito di tipo cognitivo.
Studio sui ragazzi e l’amore, l’esito
La responsabile del progetto di ricerca Barbara Tomasino, ricercatore e Responsabile Scientifico del Polo friulano dell’IRCCS Medea ha dichiarato che “I risultati indicano che queste attivazioni somatosensoriali / enterocettive durante l’elaborazione di emozioni non è automatica e non è guidata semplicemente dallo stimolo emotivo, come propone la letteratura; bensì è flessibile ed è modulata dal tipo di compito che i soggetti svolgono“.
Inoltre, i ricercatori hanno confrontato questi dati con quelli di un gruppo di persone adulte che hanno avuto lo stesso compito. Gli adulti, quando immaginavano situazioni emotive, vedevano attivarsi le stesse aree degli adolescenti: però l’attivazione del giro risultava più basso rispetto ai ragazzi.
Stesso discorso per quanto concerne l’immaginazione di azioni: l’attivazione del giro frontale superiore destro era di gran lunga più elevata per gli adolescenti rispetto agli adulti. Gli studi suggeriscono che le aree fronto-parietali vengono attivate in modo significativamente diverso durante l’immaginazione emotiva nel cervello in sviluppo.
Tali studi possono consentire di aprire una strada verso l’approfondimento degli aspetti maladattativi delle emozioni che stanno alla base della disregolazione emotivo-comportamentale che spesso si evidenzia in psicopatologia in ragazzi ed adulti sofferenti di ansia, fobie o depressione.
I ricercatori hanno tutta l’intenzione di verificare i substrati morfo-funzionali dell’immaginazione emotiva in pazienti con malattie psichiatriche sia durante le fasi evolutive di vita che della maggiore età.
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