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Nuovo governo: si torna al voto? Le parole di Salvini

Da Redazione

Marzo 28, 2018

Nuovo governo: si torna al voto? Le parole di Salvini
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Lo sappiamo benissimo, i giorni delle consultazioni (e, in particolar modo, quelli che seguono le elezioni) sono i giorni più difficili per la politica. In particolar modo, con l’esigenza di una maggioranza per poter governare, si iniziano a muovere tante – forse troppe – carte in tavola per capire quale schieramento, o partito, farà il passo indietro, o chi sarà disposto al più che classico compromesso storico. Le elezioni dei Presidenti di Camera e Senato hanno già dato un’idea di quelle che sono le forze disposte, a tutti i costi, a governare. Movimento 5 Stelle e Lega su tutte sono quelle più presenti nello scacchiere.

Nuovo governo: la posizione del M5S

Il Movimento che, alle urne, è risultato il più votato dagli italiani ha una posizione certamente critica nel panorama italico. La maggioranza non c’è: se si vuol governare c’è bisogno, necessariamente dell’appoggio dell’uno o l’altro partito. Nei giorni scorsi, più e più volte si è parlato delle larghe intese Lega-M5S, viste sempre più come risposta più concreta alle esigenze espresse dall’elettore. Per il nuovo governo, però, il movimento capeggiato da Di Maio non è disposto a fare passi indietro: o sono loro a tenere il comando o non se ne fa nulla.

Di Maio e tutti i grillini chiedono a gran voce che il nuovo Premier sia proprio il leader del partito più votato dal paese ed ecco che il clima diviene teso e i rapporti più che mai gelidi. Dopo un’iniziale, infatti, passo in avanti fatto da Salvini e Di Maio, più che mai disposti a venirsi incontro, le pretese del grillino sembrano aver fatto titubare il leader del carroccio, non disposto a cedere alle provocazioni.

Nuovo governo: si torna al voto? Le parole in merito di Salvini

Ed è proprio Matteo Salvini a dire la sua, in un’intervista per il Corriere. Per il milanese le posizioni assunte dal Movimento nei giorni scorsi sono incompatibili con l’idea di Nuovo governo che vuole portare avanti il centro-destra. Innanzitutto perchè, pur essendo composta da più di un partito, la coalizione è quella che ha più ottenuto in termini di voto. In secondo luogo perchè l’atteggiamento “dispotico” del leader del M5S rischia di far crollare tutto. In soldoni, dire “o si fa come diciamo o nulla” non è un atteggiamento che a Salvini piace, in particolar modo se a farlo è il Movimento, che non è mai sceso a patti con nessuno e che, se vuol governare, non può farlo soltanto alle proprie condizioni.

E qui sgancia la bomba: c’è un buon 50% di possibilità di tornare alle urne, se le condizioni rimangono queste. Non che la notizia faccia piacere alla Lega stessa, che di certo non guadagnerebbe in termini numerici da una nuova elezione, ma se non ci sono altre strade da percorrere, è bene per gli italiani che si voti ancora. Intanto Mattarella ha l’arduo compito di visionare i programmi politici di tutti i partiti, e affidare l’incarico di governo.

I precedenti parlano chiaro: il nuovo governo non sarà – obbligatoriamente – affidato a chi ha ottenuto più voti alle urne. Sulla possibile, infine, alleanza tra M5S e PD (che garantirebbe comunque la maggioranza) Salvini non si dilunga poi così tanto. Un’alleanza del genere sarebbe certo funzionale all’atto di governare, ma del tutto contraria alle idee presentate come “rivoluzionarie” dal Movimento. Ma se a loro sta bene così…

Staremo a vedere nei prossimi giorni.

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