Salute donna, aumentano i casi di tumori e infezioni sessuali
Da Redazione
Aprile 17, 2018
L’argomento salute donna per molti è considerato un vero taso dolente. Secondo le ultime statistiche sono in aumento i casi di tumori e infezioni sessuali… Che tutto sia un effetto collaterale dovuto a una flora batterica eccessivamente delicata?
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Aumentano i tumori all’utero?
Le notizie che arrivano dal fronte medico sanitario, purtroppo, non sono molto positive per le donne. Secondo alcuni dati scientifici, raccolti nel biennio tra il 2016 e il 2017, aumentano i tumori all’utero in modo negativo. Sarebbero circa 5200 i casi di carcinoma registrati, in Italia, solo lo scorso anno. Il dato più allarmante che è stato registrato vede solo il 38% di sopravvivenza delle pazienti, considerando che questo è un tipo di carcinoma aggressivo, spesso scoperto solo in fase avanzata. Quanto detto però potrebbe essere frutto di una serie di conseguenze legate alla flora batterica dell’apparato genitale femminile.
Infezioni sessuali come causa principale del tumore all’utero?
Come abbiamo annunciato all’inizio del nostro articolo, l’argomento salute donna è un vero nervo scoperto. Da sempre il mondo della scienza ha sottolineato come il corpo femminile risulti essere decisamente più delicato e predisposto a determinate malattie. In occasione di un convegno tenuto dall’American Association for Cancer Research (AACR), è emerso come l’aumento delle infezioni sessuali potrebbe essere la causa principale del tumore all’utero. Tenete ben a mente che non si parla di una regola fissa ma di un possibile collegamento. Le varie infezioni sessualmente trasmissibili possono essere collegate a diversi tumori, ma non si fa comunque riferimento a una conseguenza “assoluta” o “specifica”.
Salute donna, migliorare la diagnosi
Nel momento in cui si parla di tumori sappiamo tutti che un buon 60% del lavoro dei medici si basa sulla tempistica ed esattezza della diagnosi. Prima si riesce a intervenire meno probabilità abbiamo che il tumore si propaghi. Ovviamente questo vale nel momento in cui la paziente riesce a percepire i minimi segnali di malessere nel corpo e che quindi non ci troviamo difronte un tumore sordo, che solitamente si manifesta solo quando ci troviamo alla fase finale. A esprimersi sull’argomento è stata Britton Trabert, autrice dello studio e ricercatrice della Divisione di Epidemiologia e Genetica del National Cancer Institute americano: “Per questo è ancora più importante capire quali sono le sue cause, oltre a quelle genetiche in modo da poter migliorare gli esami per la diagnosi precoce e anche le terapie“.
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