Università di Parma: allontanata mamma che allatta al seno
Da Redazione
Aprile 30, 2018
Le hanno chiesto di allontanarsi da una delle sedi dell’Università di Parma perché allattava in pubblico. È la storia di Olha Zdyrko infermiera che era andata a trovare il compagno Simon Younes che ha denunciato pubblicamente quanto accaduto.
Vietato allattare in pubblico
Simon Younes era uscito dall’aula di studio della biblioteca umanistica dei Paolotti per incontrare la compagna e il figlioletto di due mesi. Ad un certo punto si è fermata sotto il porticato per allattare ma la guardia giurata li ha invitati a spostarsi immediatamente perché quella zona non era idonea data la presenza di universitari e che “dovevano considerare la sensibilità degli studenti”, così come riporta La Gazzetta di Parma. La coppia ha cercato di spiegare che non davano alcun fastidio restando, la donna infatti aveva coperto il seno con una sciarpa e che il bambino doveva mangiare. Dopo un confronto animato e dopo aver sfamato il piccolo i genitori sono andati via piuttosto adirati dal fatto che nel 2018 l’allattamento in pubblico sia un fatto scandaloso e soprattutto per la mancanza di rispetto.
Spazi dedicati all’allattamento
L’assessore Seletti ha dichiarato che il comune di Parma ha deciso di allestire degli spazi dedicati mentre il pediatra Alessandro Volta della struttura di Pediatria di Comunità dell’ospedale di Montecchio si è detto “stanco di questa stupidità e violenza assieme” aggiungendo che “se la scena crea turbamento invece di luoghi deputati per l’allattamento abbiamo bisogno di un esercito di psicologi e di psichiatri”. Persino Papa Francesco ha invitato le mamme ad allattare liberamente durante i battesimi.
Non è trascorso molto tempo e l’Università di Parma ha inviato una nota con cui ha fatto sapere che “il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, con il pieno appoggio del rettore Paolo Andrei, ha strutturato nei mesi scorsi un progetto per la creazione di 3 spazi all’interno dell’Università dove le studentesse, le dipendenti, ma anche le private cittadine che ne abbiano necessità, potranno allattare e accudire i propri bambini”. Contestualmente sono arrivate le scuse alla mamma e al papà.
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