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Dieta dell’astronauta: eliminare pane e pasta

Da Redazione

Maggio 02, 2018

Dieta dell’astronauta: eliminare pane e pasta
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La dieta dell’astronauta è un mezzo terapeutico, affiancato alla terapia biologica e a quelle tradizionali, utile nel trattamento del morbo di Crohn, una malattia dell’intestino la cui origine è ancora ignota. Si tratta di una dieta liquida che porta in sé tutte le sostanze nutritive utili per lo sviluppo e la crescita degli adolescenti e la sopravvivenza degli anziani, tranne fibre o scorie.

La dieta dell’astronauta: come funziona

La dieta dell’astronauta è chiamata anche dieta a punti, dal momento che ad ogni alimento viene dato un punteggio in base alle sue proprietà nutrizionali. Ecco in che cosa consiste questa dieta, che nulla a che spartire con il regime alimentare che seguono gli astronauti nello spazio.

La dieta in questione prevede una ripartizione tra il 25% di proteine, il 30% di carboidrati e il 45% di lipidi. Tutto questo significa dover eliminare dalla dieta pane, pasta e cereali e bisogna limitare l’uso della frutta. Allo stesso tempo la dieta consente che si possano mangiare carne e prosciutto. Si tratta quindi di una dieta iperproteica e iperlipidica, che consente un calo del peso corporeo per la mancanza di zuccheri, una condizione che non permette all’organismo di accumulare un’eccedenza di calorie sotto forma di grassi.

Funziona davvero la dieta dell’astronauta?

Sono vari i dubbi degli esperti circa questa dieta dimagrante. Alcuni nutrizionisti hanno notato che potrebbero esserci degli aspetti negativi di un tale regime alimentare, a partire dalla ripartizione dei macronutrienti. Pare infatti, che la percentuale dei grassi è molto alta e che il consumo di pochi carboidrati non può essere una regola da seguire se si mette in atto una regolare attività fisica. Inoltre la dieta esclude alcuni alimenti, come la frutta e i cereali, e non è certo questo un messaggio molto positivo, basandosi sull’eliminazione completa degli zuccheri. Tra gli aspetti positivi di questa dieta c’è invece l’abolizione del sale e delle bevande dolcificate.

 

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