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Lira turca in caduta libera: perchè sta crollando?

Da Redazione

Maggio 28, 2018

Lira turca in caduta libera: perchè sta crollando?
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E’ sempre più lira turca in caduta libera, con quello che non può essere più definito un crollo: la lira turca, dopo aver guadagnato in un anno (2017) un sensazionale +7,4%, continua a precipitare, avendo perso, in un mese, il 19% e – addirittura – il 34% in un anno. Il dato è sempre più negativo e ha visto Erdogan arrendersi di fronte alla soluzione addottata dalla Banca Centrale, che ha deciso (dopo un crollo storico del 5% in una sola giornata) di alzare i tassi di 300 punti base, al 16,5%. Questo crollo è il risultato di una politica completamente sbagliata da parte di Erdogan e, soprattutto, quante possibilità ha quest’ultimo di avere la meglio nelle elezioni del prossimo 24 giugno?

Lira turca in caduta libera, i dati del crollo

Nel 2017, grazie alla politica economica adottata da Erdogan, la lira turca aveva fatto segnare uno storico +7,4%, ma molti avevano già anticipato che si trattava di numeri che facevano presagire soltanto futuri crolli, basati su una politica senza reali basi che, ben presto, avrebbe mostrato i segni del proprio fallimentare sviluppo. Probabilmente l’aveva intuito anche Erdogan stesso, che aveva deciso di anticipare le elezioni di un anno e mezzo, facendo coincidere lo stesso giorno (il 24 giugno) elezioni sia presidenziali che legislative. Il disegno era ben chiaro: prima del tracollo, avrebbe ottenuto una vittoria importante alle elezioni, che gli avrebbe permesso (probabilmente) di trasformare la Turchia in una Repubblica Presidenziale, attraverso un referendum.

Il crollo è, però, arrivato prima del previsto e i numeri parlano chiaro: nell’ultimo mese la lira è precipitata, e non sembra fermare il proprio calare a picco dopo aver perso il 19% solo a Maggio, 34% in totale nel 2018. Addirittura, in un solo giorno, la lira turca è calata del 5%: ciò ha mobilitato la Banca Centrale, che ha deciso di alzare i tassi di 300 punti base, fino al 16,5%. La situazione si fa dunque sempre più complicata, e la mossa della Banca Centrale (che ha cercato di limitare i danni) potrebbe non essere necessaria. L’inflazione, infatti, è a doppia cifra (11%) e rischia di rimanerci per tutto il 2018. Dato preoccupante è anche quello del deficit delle partite correnti: nel 2017 era pari a 47,4 miliardi, un anno dopo si attesta, invece, a 55,4. Le riserve valutarie ammontano a 87,9 miliardi di dollari (ben pochi per fronteggiare la politica estera, che richiede un costo di 222 miliardi) e anche la disoccupazione crescente presenta uno scenario negativo.

Lira turca in caduta libera: da cosa deriva questa situazione?

Chiaramente, il crollo della lira turca non è improvviso e le cause di tutto ciò vanno ricercate in una politica – quella di Erdogan – di tipo personalistico che ha portato a una sempre più consistente difficoltà. Con Erdogan, che nel 2014 è divenuto Presidente, la Turchia aveva assunto sempre più controllo dei mercati: Pil quadruplicato, con un valore pari a 10 dollari e, addirittura, l’affacciarsi della Turchia stessa su quel quadro di grandi potenze mondiali. Questo tipo di politica, però, che ha fatto decollare l’economia turca, adesso la sta facendo crollare.

La pericolosa situazione economica turca non fa ben sperare Erdogan per quel che riguarda le prossime elezioni: se risulta essere sempre il favorito, sembra allontanarsi l’idea di una vittoria al primo turno. Con un ballottaggio che lo vede comunque al di sopra nelle preferenze, non è detto che sia così semplice per Erdogan vincere ancora le elezioni. L’opposizione si barrica, ottiene consenso e si propone come in grado di risolvere il problema che assedia la Turchia. Resta soltanto l’attesa, per capire l’effettivo risultato di queste elezioni.

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