I benefici dell’aroma di caffè
Da Redazione
Luglio 20, 2018
Un team di esperti di marketing sensoriale è riuscito a dimostrare che il profumo del caffè può migliorare le capacità matematiche. L’aroma infatti ha un effetto placebo.
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Annusare caffè fa diventare bravi in matematica
L’aroma di caffè migliora il ragionamento analitico e in particolare le prestazioni matematiche. Questo beneficio è legato anche alla convinzione che il profumo del caffè migliori le nostre performance, una sorta di effetto placebo. La dimostrazione è avvenuta usando una sostanza che ha lo stesso odore del caffè ma non ha caffeina. A condurre questo studio, un team di ricerca americano con esperti di diversi istituti.
La ricerca
Gli studiosi hanno sottoposto a specifici esperimenti numerosi studenti universitari. I volontari sono stati divisi in due gruppi: il primo gruppo ha affrontato il Graduate Management Aptitude Test (test di algebra al computer richiesto dalle scuole) in un aula dove era stato diffuso un aroma come quello del caffè; il secondo gruppo ha svolto il GMAT in una stanza dove non c’era il profumo del caffè. Al termine di questo esperimento i ricercatori hanno valutato i risultati dei test e hanno scoperto che gli studenti del primo gruppo avevano ottenuto un punteggio migliore.
Olfatto: il senso più potente
Il team di ricerca ha approfondito quando scoperto per capire se il miglioramento delle prestazioni dei ragazzi fosse collegato alle aspettative del profumo di caffè, per questo hanno coinvolto un altro gruppo di studenti per chiedere quale odore li aiuta a restare vigili e attenti se affrontano test difficili come il GMAT. Anche in questo caso l’aroma di caffè ha battuto tutti gli altri odori. Per questo motivo la ricerca è molto interessante rispetto a tutte le altre che sono state condotte. Il profumo di caffè ha aiutato gli studenti perché hanno pensato che sarebbero riusciti ad affrontare meglio il test grazie al caffè. L’olfatto è uno dei sensi più potenti e il profumo di caffè potrebbe essere sfruttato per migliorare le prestazioni degli ambienti di lavoro. Lo studio infatti è stato coordinato da esperti di marketing sensoriale. I dettagli sono pubblicati sulla rivista Journal of Environmental Psychology.
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