Bolletta Enel shock a Pompei: ecco quanto dovrà pagare una famiglia
Da Redazione
Agosto 30, 2018
Un risveglio certamente amaro per una famiglia di Pompei che ha ricevuto una bolletta Enel shock. La famiglia si è, infatti, trovata di fronte ad un costo impagabile di 2800 euro per una sola fatturazione. Questo è quanto è stato fatturato da Enel per una utenza domestica, tenendo conto di un ricalcolo a partire dal settembre del 2012. Adesso, dopo l’intervento di Federcontribuenti che ha annunciato che il ricalcolo effettuato da Enel è fuorilegge, si cercherà una soluzione bonaria. In caso negativo, il caso finirà alla Procura della Repubblica.
Bolletta Enel da record: le parole del capofamiglia
La famiglia di Pompei non poteva certamente svegliarsi in modo peggiore. Se è vero che il costo di luce e corrente può portare a bollette salate, è difficile immaginarsi che una sola fatturazione sia di addirittura 2800 euro. La bolletta Enel è stata la terza in pochi giorni, secondo quelle che sono state le dichiarazioni del capofamiglia.
Secondo il racconto dell’uomo, la prima bolletta – pagata regolarmente – è stata del costo di 78 euro. Il 23 luglio la famiglia ha ricevuto un’altra bolletta di 260 euro (con rimborso nota di credito) e infine la stangata: 2800 euro in una sola bolletta Enel. Ma non è tutto: l’Enel ha recapitato allo stesso utente, il 2 luglio, un rimborso di 1678 euro.
L’attacco da parte di Federcontribuenti
La bolletta shock recapitata a una famiglia di Pompei ha sollevato una situazione di difficoltà per la maggior parte delle famiglie italiane. Tutti coloro che hanno un contatore di gas o luce, o un qualsiasi contratto di telefonia, sanno bene che sono tanti i casi in cui gli operatori tentano di approfittarsene, gonfiando i prezzi o effettuando ricalcoli fuorilegge.
E’ questa l’analisi da parte di Federcontribuenti, che ha dichiarato: ”Sono anni che segnaliamo al governo di turno la necessità di porre un freno all’arroganza dei fornitori di luce, gas e acqua. La stessa manovra contenuta della Legge di Bilancio non ha voluto tener conto degli escamotage adottabili dalle varie società come in questo caso perchè, conguaglio e ricalcolo sono sinonimi; non solo. La fattura mostruosa è composta da 36 pagine di cui 30 di dettaglio di ricalcolo soggetti a IVA e sapete quanto costerebbe all’utente ingaggiare un perito capace di ricostruire i costi di energia dal settembre 2012?”.
“Se si rispettasse la Legge evitando conteggi assurdi, il non rispetto contrattuale e tanti altri illeciti non ci sarebbe bisogno di conciliare nulla tra operatore e utente e inoltre, per molti cittadini è difficile capire come avviare la procedura di conciliazione e il rischio è di restare incastrati nel complesso aggeggio e pagare di proprio le lacune legislative. Per questo agiremo diversamente, per non allinearci con chi tutto ha tranne l’interesse a metter fine a questi mezzucci strappa soldi”, ha concluso l’associazione.
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