Ecco Squid: l’applicazione che sceglie le news sulla base dei nostri gusti
Da Redazione
Settembre 09, 2018
Un paio di anni fa nasceva Squid, applicazione per Android e iOs lanciata in Italia e in altri sei Paesi voluta fortemente da sei giovani (che ne sono proprietari), tutti di nazionalità diverse, e tra cui spunta il nome dell’italiana Giulia Ranuzzi de Bianchi.
Oltre a presentarsi con un design accattivante, l’applicazione in questione attira le menti giovanili perché può essere personalizzata, si possono aggiungere emoticon, sticker scritte personali nonché appunti e sottolineature. È dunque questo un modo alternativo per attirare l’attenzione dei giovani che hanno perso il gusto per l’informazione.
Squid: l’applicazione che tutti vogliono
Ranuzzi de Bianchi, 32 anni, ex economista all’Ocse, coproprietaria dell’app, cambia mestiere dopo aver fatto la conoscenza dell’imprenditore svedese Johan Othelius. E così racconta ”Tra le nostre fonti, che sono migliaia per ciascuno dei Paesi in cui esistiamo, abbiamo voluto includere anche i blog, proprio perché la nostra idea era quella di attirare i millennials. Abbiamo impiegato quasi un anno a scegliere i blog più popolari e autorevoli e ne aggiungiamo regolarmente”‘. Poi prosegue dicendo “La app è molto visiva, il nostro algoritmo predilige gli articoli accompagnati da foto e immagini. Questo piace ai ragazzi. In Francia soprattutto l’età degli utenti è molto bassa, vanno dai 13 anni in su”.
Il boom di Squid da due anni ad oggi
Nel giro di pochi tempo, Squid è stata scaricata un po’ in tutto il mondo, dando filo da torcere a quelle che fino ad oggi erano state colonne portanti delle notizie tipo
Flipboard, Feedly, News Republic, SmartNews e Pocket.
E se inizialmente partiva con un finanziamento che coinvolgeva solo la Svezia, oggi l’applicazione è tra le più scaricate nei paesi europei.
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