La leccata del cane è pericolosa?
Da Redazione
Settembre 24, 2018
Il cane è il migliore amico dell’uomo e spesso quando è felice lecca il padrone. Molte persone si fanno leccare la faccia dal cane ma questo gesto affettuoso nasconde dei pericoli. Nella saliva del cane infatti c’è un batterio nocivo per l’uomo. Dopo aver letto la storia di Greg Manteufel ci penserete due volte prima di farvi leccare dal cane.
Cos’è il capnocytophaga canimorsus
Greg Manteufel ha 48 anni, e vive a West Bend nel Wisconsin (USA). Un giorno ha iniziato a riscontrare i sintomi tipici dell’influenza che non passavano. Quando il malessere è peggiorato si è recato al Pronto Soccorso. L’esito dei referti era drammatico, i medici infatti hanno detto all’uomo che aveva un’infezione del sangue causata dal batterio capnocytophaga canimorsus presente nella saliva dei cani e dei gatti. Per gli animali è innocuo ma può provocare infezioni specie nei soggetti immunodepressi.
Greg era stato leccato alla gamba dal suo cane e a giugno è stato ricoverato in terapia intensiva. Il Daily Mail che ha riportato la sua storia, scrive che è stato sottoposto a 7 interventi chirurgici e dovrà affrontarne altri tre. I medici hanno amputato gambe e braccia e ha perso una parte del naso. Greg continua a lottare tra la vita e la morte con la speranza che si blocchi l’azione del batterio. La terapia l’ha debellato. L’uomo ama ancora il suo cane anche perché ha dichiarato di essere entrato in contatto con molti cani, tra cui dei randagi.
Infezione e i sintomi capnocytophaga canimorsus
Il capnocytophaga canimorsus è un batterio che si trova nella saliva, come abbiamo specificato, e pare che le infezioni siano piuttosto rare. Tuttavia il suggerimento è di evitare di farsi leccare dal cane perché in alcuni casi è pericoloso. Quando il batterio entra in circolazione nel nostro organismo causa la riduzione della circolazione sanguigna, le braccia e le gambe di Greg infatti erano diventate violacee. Ovviamente la leccata del cane non è l’unico modo per entrare in contatto con il batterio, basta anche un morso o avvicinarsi alla bocca. I sintomi compaiono entro i primi otto giorni dal contatto e si presentano solitamente due giorni dopo, sono simili a quelli dell’influenza o piuttosto gravi. La cura consiste nella somministrazione di antibiotici, prima viene diagnosticata l’infezione, maggiori sono le possibilità di non riportare danni permanenti. Solo il 30% delle persone infettate da capnocytophaga canimorsus sono morte.
Articolo precedente
Coca cola ricetta con nuovo ingrediente
Articolo successivo
EPCC torna con Thegiornalisti e Ratajkowski
Redazione