Profuga siriana studia nel cassonetto, interviene il Ministero
Da Redazione
Settembre 27, 2018
Le immagini della piccola Halime hanno fatto il giro del mondo. La bambina, una profuga di 11 anni, studiava nel cassonetto, seduta sui cumuli di rifiuti. È successo ad Istanbul, in Turchia, e un passante ha ripreso la scena.
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Siriana studia nella spazzatura
Era seduta su un carrello, di quelli che si usano per raccogliere i pezzi di cartone, vicino al cassonetto dell’immondizia. La sua storia ha fatto il giro del mondo perché il video condiviso da un passante è diventato virale. Halime ha 11 anni ed è arrivata in Siria da un anno, vive con i genitori nel quartiere di Arnavutkoy e ha 6 fratellini. La bambina aiutava il padre a raccogliere la carta dai cassonetti per venderla ai centri di riciclo. Quando è stato condiviso il video il Ministero dell’Educazione della Turchia ha permesso alla piccola Halime di iscriversi a scuola e avrà anche un sostegno economico.
Studia alla luce di un lampione e riceve borsa di studio
Quella di Halime non è l’unica storia che ha commosso il mondo, qualche anno fa è diventata virale la foto di un bambino che studiava in strada, sotto un lampione. Daniel Cabrera sogna di diventare poliziotto. Purtroppo la sua casa nella baraccopoli è stata distrutta da un incendio, Daniel i suoi tre fratellini piccoli e la mamma vivono nel negozio di alimentari dove lavora la donna. Purtroppo il padre di Daniel è morto e altri tre figli più grandi vivono lontani. In seguito alla condivisione di quella foto, Daniel ha ricevuto materiale scolastico, donazioni di denaro e una borsa di studio.
Il bambino fiocco di neve, a scuola per il pane
Un’altra storia che ha commosso e diviso il web è quella di Wang Manfu che ha percorso 4 chilometri a -9°C per arrivare a scuola. Il bambino di 10 anni aveva i capelli pieni di ghiaccio e i compagni di scuola si sono messi a ridere quando lo hanno visto. Vive in una zona rurale dello Yunnan cinese ed è il simbolo di una nazione divisa in due. Wang è uno dei tanti bambini cinesi che vivono con i nonni in villaggi sperduti perché i genitori si sono spostati per lavorare in città. La scuola è l’unico rifugio sicuro per i bambini come Wang. A lui piace andare a scuola perché “impara tante cose belle” e a pranzo riceve un panino e il latte. I cinesi hanno fatto delle donazioni alla scuola di Wang che era sprovvista persino del riscaldamento.
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