E’ morto Luis Sepulveda: lo scrittore è stato stroncato dal Coronavirus
Da Redazione
Aprile 16, 2020
Il contagio di Luis Sepulveda, che aveva contratto il Coronavirus fin dalla fine febbraio, ha portato lo scrittore cileno alla morte. Il suo nome – insieme a quello della moglie – era stato uno dei primi nel mondo dello spettacolo e della cultura ad essere riconosciuto tra gli innumerevoli nomi di malati di COVID-19. Lo scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore e attivista cileno ha perso la vita a causa del complicarsi delle sue condizioni di salute, lasciando un tragico vuoto nel mondo della cultura e della letteratura. Alcuni dei suoi romanzi sono stati fondamentali nel processo di formazione culturale di tantissime persone e, per questo motivo, sono in tantissimi nel mondo a ricordarlo attraverso un messaggio di cordoglio e un ultimo saluto.
Vita e attivismo politico di Luis Sepulveda
Nato a Ovalle, il 4 ottobre del 1949, Luis Sepulveda ha avuto la sua origine in una situazione familiare certamente poco semplice, segnata dalla fuga di suo nonno (conosciuto con il nome di battaglia Ricardo Blanco) in America del Sud, in quando anarchico andaluso. Il poi poeta, letterato e attivista è cresciuto in Cile insieme al nonno e a suo zio, anch’egli anarchico, coltivando l’amore per la letteratura di Cervantes, Salgari, Conrad e Melville. Il cileno poi naturalizzato francese ha avuto modo di approcciare alla politica e al giornalismo fin dai suoi anni scolastici, avvicinandosi alla Gioventù Comunista e trasferendosi a Mosca per completare i suoi studi.
Ben presto, per diverse problematiche interne non meglio specificate, lo scrittore è stato espulso e ha fatto ritorno in Cile, dove ha abbandonato la casa paterna ed è stato espulso dal partito di cui aveva abbracciato l’ideologia. Degli anni successivi sono il suo trasferimento in Bolivia e l’adesione a principi socialisti. Una svolta nella sua vita c’è con il regime dittatoriale di Pinochet in Cile: a seguito del colpo di stato militare, Sepulveda – che si trovava all’interno del palazzo presidenziale – venne torturato e arrestato, e costretto a stare in una cella all’interno della quale non poteva né alzarsi né sdraiarsi a causa delle sue piccole dimensioni. La pressione di Amnesty International è valsa la sua libertà, poi succeduta da un nuovo arresto con pena l’ergastolo, poi commutati in otto mesi di esilio. In totale, il cileno ha trascorso due anni e mezzo in carcere.
Nonostante la proposta di asilo politico da parte della Svezia, Sepulveda scappò in Uruguay prima, Ecuador poi, dove ha ripreso a fare teatro e ha preso parte ad una spedizione dell’UNESCO che l’ha portato a trovarsi per sette mesi a contatto con gli indios Shuar, tribù indigena ubicata nella foresta amazzonica. A seguito di un suo lavoro come giornalista in America Latina si trasferì in Europa, venendo a contatto con la letteratura tedesca, trasferendosi in diverse occasioni in Africa e ottenendo, infine, la cittadinanza francese. Dal 1996 ha vissuto in Spagna, stabilendosi a Gijòn. La sua morte è avvenuta nell’ospedale di Oviedo, il 16 aprile del 2020.
Opere di Luis Sepulveda
Nel corso della sua vita Luis Sepulveda ha realizzato un grandissimo numero di pubblicazioni, sia in materia letteraria che in materia prettamente poetica. Stando all’elenco delle sue opere riportato direttamente su Wikipedia, sono riportate di seguito le pubblicazioni di Luis Sepulveda realizzate a partire dal 1989.
- 1989 – Il mondo alla fine del mondo (Mundo del fin del mundo)
- 1994 – Un nome da torero (Nombre de torero)
- 1994 – La frontiera scomparsa (La frontera extraviada)
- 1995 – Patagonia express. Appunti dal sud del mondo (Al andar se hace el camino se hace el camino al andar)
- 1996 – Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar)
- 1996 – Diario di un killer sentimentale (Diario de un killer sentimental)
- 1997 – Incontro d’amore in un paese in guerra (Desencuentros)
- 2002 – Jacaré – Hot Line (Yacaré – Hot Line)
- 2002 – Le rose di Atacama (Historias marginales)
- 2002 – Raccontare, resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia
- 2003 – Il generale e il giudice (La locura de Pinochet)
- 2004 – Una sporca storia (Moleskine, apuntes y reflexiones)
- 2004 – I peggiori racconti dei fratelli Grim (Los peores cuentos de los hermanos Grim) (con Mario Delgado Aparaín)
- 2006 – Il potere dei sogni (El poder de los sueños)
- 2007- Cronache dal cono sud (Los calzoncillos de Carolina Huechuraba y otras croónicas)
- 2008 – La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l’oblio (La lámpara de Aladino y otros cuentos para vencer al olvido)
- 2009 – L’ombra di quel che eravamo (La Sombra de lo que Fuimos)
- 2010 – Ritratto di gruppo con assenza (Historias de aquí y de allá)
- 2011 – Ultime notizie dal Sud
- 2012 – Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (Historia de Mix, de Max y de Mex)
- 2012 – Tutti i racconti, a cura di Bruno Arpaia
- 2013 – Ingredienti per una vita di formidabili passioni (Escritura en tiempos de crisis. Articulos y reflexiones)
- 2013 – Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza (Historia de un caracol que descubrió la importancia de la lentitud)
- 2014 – Un’idea di felicità
- 2015 – L’avventurosa storia dell’uzbeko muto
- 2015 – Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà (Historia de un perro llamado Leal)
- 2016 – La fine della storia (El fin de la historia)
- 2017 – Storie ribelli
- 2017 – Tutte le favole
- 2018 – Vivere per qualcosa
- 2018 – Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa
Articolo precedente
E’ morto Franco Lauro: il volto noto della RAI aveva 58 anni
Articolo successivo
Nuovo codice della strada: quello che devi sapere
Redazione