F1, il boom delle gare virtuali: nel GP di Spagna Leclerc secondo dietro a Russell
Da Redazione
Febbraio 18, 2018
Anche se solo ed esclusivamente dal punto di vista virtuale, erano ben otto anni da quando la Williams non poteva esultare per la vittoria di un Gran Premio. E stavolta, finalmente, lo ha potuto fare nel Virtual Gp di Spagna, dove il giovane George Russell ha battuto Charles Leclerc con la Ferrari.
No, tranquilli, il campionato di F1 non vi siete persi la ripresa del campionato di Formula Uno, quanto piuttosto le Virtual Race che vengono organizzate dal circus durante queste settimane in cui tutto il mondo dello sport si è dovuto fermare a livello mondiale per colpa della pandemia dovuta al Coronavirus.
Leclerc e Albon hanno dato spettacolo al simulatore in queste settimane
Eppure, l’hype è sempre molto alto, anche in virtù del fatto che gli eSports, in quest’ultimo periodo, hanno fatto registrare dei numeri da record. E anche una corsa può entusiasmare, soprattutto se a gareggiare e darsi battaglia sono i veri piloti di F1. Nella prima parte di questo mini-campionato virtuale con i simulatori, Leclerc e Albon si sono dimostrati i più forti, ma nell’ultimo Gran Premio, che si è corso sul tracciato di Barcellona, a trionfare è stata a sorpresa la Williams di George Russell, che nel corso delle ultime settimane aveva mostrato segnali di crescita importanti al simulatore.
Russell è uno dei giovani in orbita Mercedes ed è nella lista dei candidati che, nelle intenzioni della scuderia britannica, dovrebbe sostituire Valterri Bottas nella stagione 2021. Sul circuito spagnolo si è visto, però, uno spettacolo di tutto rispetto, seppur chiaramente solo a livello virtuale, con Charles Leclerc e il giovane Russell che si sono sfidati senza esclusione di colpi. Non sono mancati ovviamente i sorpassi al limite, un bel po’ di divertimento e c’è stato spazio pure per qualche momento di sana tensione, come d’altronde dovrebbe essere per qualsiasi competizione sportiva.
Calo di interesse per le Virtual Race? Si avvicina l’inizio della stagione F1 reale
D’altro canto, però, con l’avvicinarsi dell’inizio del campionato di F1 reale, che dovrebbe partire a luglio, eco che le Virtual Race stanno perdendo un po’ di quell’attrattività che le aveva reso quasi indispensabili per tutti gli appassionati fino a poche settimane fa. Anche gli appassionati di scommesse online fremono all’idea che il Mondiale possa avere finalmente inizio e non stanno più nella pelle di poter puntare sui vari Gran Premi. I bookmakers indicano un solo favorito, ovvero Lewis Hamilton, ma chissà che Leclerc non possa dargli fastidio fino in fondo quest’anno.
Anche per via del fatto che le differenze tra reale e virtuale, soprattutto nella Formula Uno, sono tante. A spiegarle, in un articolo pubblicato su L’insider è Davide Valsecchi, ex pilota campione con le GP2 Series nel 2012 e collaudatore per la Lotus nel 2011, ad analizzare quanto possano essere vicini, ma anche lontani, i due mondi in questione.
E, la principale differenza che balza all’occhio è inevitabilmente l’assenza della componente legata al rischio e al pericolo nelle sfide virtuali. Per questo motivo, anche i piloti al simulatore hanno un approccio molto più spericolato, prendendosi rischi molto alti: cosa che, invece, nella F1 reale non farebbero mai, altrimenti l’incidente sarebbe dietro l’angolo.
Articolo precedente
Cerotto con display: nuova invenzione made in Japan per monitorare la salute
Redazione