Nobili decadute calcistiche: quali sono i club più famosi che militano in Eccellenza?
Da Redazione
Novembre 29, 2020
“La palla è rotonda”, è una frase che in ambito calcistico si è sentita proferire milioni di volte. Un’affermazione, però, che nasconde un fondo di verità, specie se i momenti di gloria si alternano, purtroppo, ad altri decisamente meno brillanti. Il nostro calcio, come quello di qualsiasi altra nazione europea, è ricco di nobili decadute, che dopo aver militato per anni in Serie A o Serie B si trovano costrette a ripartire dalle serie inferiori.
A molti, in tal senso, verranno in mente piazze come Palermo e Bari, attualmente in Serie C, che per svariati anni hanno calcato i palcoscenici calcistici più prestigiosi. Altri, invece, penserebbero al Siena, che si trova in Serie D, la più importante lega dilettantistica nazionale, dopo aver disputato svariati campionati in Serie A.
Ancona e Castel di Sangro: al top negli anni ‘90
In questo articolo, invece, cercheremo di andare a scovare ancora più a fondo, volgendo il nostro sguardo alla quinta serie italiana, la seconda più importante nel mondo dei dilettanti: l’Eccellenza. Una categoria che coinvolge milioni di appassionati di calcio italiani, in grado di restare informati su quanto avviene in questa categoria grazie a siti, come ad esempio Tuttoeccellenza.it, aggiornati puntualmente e ricchi di news ed analisi su quanto accade in questa serie.
Tra le nobili decadute presenti in Eccellenza, un nome, più di altri, balza all’occhio degli appassionati di calcio: l’Ancona. Dopo essere fallita nel 2017, e ripartita con l’attuale denominazione “Anconitana” addirittura dalla Prima Categoria, la squadra marchigiana, dopo aver mancato la promozione in Serie D lo scorso anno, sta disputando il secondo campionato consecutivo in Eccellenza.
Gli anni ‘90, quindi, sono decisamente lontani. Un’epoca in cui l’Ancona divenne celebre in tutta Italia grazie ad alcuni straordinari risultati colti con Vincenzo Guerini in panchina: nel 1992 ottenne la prima, storica, promozione in Serie A, mentre nel 1994, nonostante la militanza nel torneo cadetto, raggiunse la finale di Coppa Italia, persa, poi, contro la Sampdoria di Eriksson e Mancini.
Volgendo lo sguardo al vicino Abruzzo, non si può non notare come nel girone regionale d’Eccellenza militi una squadra che, negli anni ‘90, fece gridare al miracolo: il Castel di Sangro. Un paesino di montagna, abitato da poco più di 6000 abitanti, riuscì a disputare ben 16 campionati professionistici, di cui 2 consecutivi in Serie B.
Quando il Campobasso sconfisse i futuri Campioni d’Europa
L’approdo in cadetteria di questa piccola realtà abruzzese, suscitò interesse anche al di fuori dei confini nazionali. Lo scrittore americano Joe McGinnis, ad esempio, decise di trascorrere un’intera annata in quel di Castel di Sangro, raccontando poi la favola del paese abruzzese in un libro, “The Miracle of Castel di Sangro”, che riscosse un discreto successo.
Scorrendo la dorsale adriatica, un’altra società che non passa certo inosservata è il Campobasso, compagine molisana in grado di disputare ben cinque campionati consecutivi in Serie B (dal 1982 al 1987). Nella stagione 1983-1984, la squadra guidata da Pasinato giunse quinta – a pari merito – con Padova e Arezzo, a soli cinque punti dal terzo posto, colto dalla Cremonese, che consentiva l’accesso nella massima serie.
Campobasso, però, è restata impressa nella mente dei calciofili per essere stata in grado, nella stagione successiva, di sconfiggere la Juventus nella gara d’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia: un’autorete di Pioli, attuale tecnico del Milan, consentì ai Lupi di avere la meglio sulla squadra allenata da Trapattoni. Nel match di ritorno, però, i bianconeri vinsero nettamente (4-1) e strapparono il pass per i quarti di finale, in un’annata in cui conquistarono la prima Coppa dei Campioni nella triste notte dell’Heysel.
Quelli citati, però, sono solo tre dei tanti club che si potrebbero citare. Ad esempio, nell’eccellenza pugliese militano due squadre, Barletta e Gallipoli, che vantano trascorsi in Serie B, così come il Portogruaro nel raggruppamento veneto. Nell’eccellenza lombarda, invece, si registrano due nobili presenze: il Pavia, che militò in Serie B negli anni ‘50, ed il Lumezzane, per due decenni presenza fissa della Serie C e finalista, in due circostanze, dei play-off per la promozione in Serie B.
Articolo precedente
Oroscopo cinematografico: il film perfetto per ogni segno zodiacale
Articolo successivo
Web Marketing: strategie per acquisire clienti e superare la concorrenza
Redazione