Pietro Diomede e il tweet su Charlotte Angie: “Non mi pento di quello che ho scritto”
Da Redazione
Marzo 31, 2022
Ha destato particolare scalpore la serie di tweet che il comico Pietro Diomede aveva realizzato a proposito della situazione macabra e tragica che ha riguardato Charlotte Angie. Il comico di Zelig, che aveva commentato la situazione su Twitter (scrivendo, tra gli altri, anche «Che il cadavere di una Pornostar fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del c*** non gioca a favore della fama della vittima».), è stato prontamente allontanato dal programma e, nel parlare successiva in una sua intervista, ha dichiarato di non pentirsi di quello che ha scritto. Ecco quali sono state le sue parole a tal proposito.
Pietro Diomede si difende dopo il tweet su Charlotte Angie
La macabra ironia utilizzata da Pietro Diomede per commentare la tragica situazione vissuta da Charlotte Angie non è andata giù praticamente a nessuno; non soltanto il comico è stato allontanato da Zelig, ma è stato anche fortemente contestato da alcuni personaggi molto importanti dal punto di vista mediatico, come Andrea Scanzi. A proposito dell’atteggiamento subito, Pietro Diomede ha commentato in questo modo: «Se fosse morto fatto a pezzi un attore hard, mettiamo pure Rocco Siffredi, nessuno si sarebbe scomposto davanti a una battuta sul suo c****».
Il comico ha dunque parlato di una sorta di ipocrisia nel trattamento delle sue parole, sperando che – almeno – tutto il clamore mediatico porti una sorta di visibilità in più a Zelig. A proposito di questo, Diomede ha anche dichiarato: «Spero che tutto il casino che è scoppiato possa dare visibilità a questa serata del 12 aprile allo Zelig. Intanto il mio nome è in trending topic su Twitter, cosa che non era riuscita nemmeno al programma quando è andato in onda dagli Arcimboldi con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada».
Pietro Diomede non si pente del suo tweet su Charlotte Angie
Indipendentemente dall’esito della situazione che lo sta riguardando, Pietro Diomede ha fatto sapere che non intende pentirsi e ritrattare le sue dichiarazioni che – a sua detta – erano di natura soltanto ironica. Il comico ha spiegato che si sta parlando più del suo tweet che dell’omicidio in sé: «Mi sono sentito trattato come una sorte di criminale quando Davide Fontana, l’assassino di Carol – tengo a chiamarla Carol perché tutti quelli che danno notizia della sua morte usano il suo nome d’arte, Charlotte Angie – Davide Fontana me lo immagino ora in carcere a chiedersi: “Oh, ma come mai nessuno parla di me e stanno tutti dando dello stronzo a Pietro Diomede?”. Capisci che è surreale questa cosa?».
Infine, non c’è passo indietro da parte del comico a proposito della vicenda in sé: «No. Né di quella su Carol né di tutte le altre che trovate e troverete sempre sui miei profili . E a maggior ragione, l’idea di scusarmi non mi è passata neanche per l’anticamera del cervello. Non lo farò mai».
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