Rula Jebreal contro Giorgia Meloni: il tweet della giornalista e la risposta di FdI
Da Redazione
Settembre 30, 2022
Il tweet della giornalista Rula Jebreal indirizzato alla leader di FdI Giorgia Meloni ha scatenato una serie di polemiche e determinato scontri tra gli utenti di Twitter, ma soprattutto ha acceso gli animi dei maggiori esponenti del partito di Meloni che non hanno esitato a contrattaccare. Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, si è espresso sulla questione. Ma quali sono i fatti?
Innanzitutto, il tweet oggetto delle polemiche è il seguente:
@rulajebreal: During her election campaign, @GiorgiaMeloni, Italy’s new PM, promoted a rape video implying that asylum seekers are criminals who want to replace white Christians. Ironically, Meloni’s father is a notorious drug trafficker/convicted criminal who served time in a Spanish jail.
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A cosa si riferisce Rula Jebreal nel suo tweet contro Giorgia Meloni?
Con la vittoria del partito di Giorgia Meloni alle elezioni del 25 settembre, la stampa spagnola ha riportato alla luce una notizia risalente a 27 anni fa: nel 1995 Francesco Meloni, padre dell’attuale leader di FdI, è stato condannato in Spagna a 9 anni di reclusione per narcotraffico. Giorgia Meloni, da parte sua, ha raccontato di aver tagliato definitivamente i rapporti con il padre anni prima della sua condanna nel ’95.
Le risposte di Fratelli d’Italia (e non solo) al tweet di Rula Jebreal
In risposta al tweet della giornalista Rula Jebreal, accorrono numerosi esponenti di Fratelli d’Italia in difesa di Giorgia Meloni, che si mostrano indignati dinanzi alle affermazioni “vergognose e farneticanti” – così sostiene Francesco Lollobrigida, capogruppo FdI alla Camera – di Rula Jebreal, che sarebbe quindi, riprendendo ancora le parole del capogruppo FdI, “una giornalista senza scrupoli né alcun limite etico”. Anche la stessa Giorgia Meloni si è espressa a riguardo, lasciando altresì intendere di aver scelto vie legali per la questione.
Scrive su Facebook la leader di FdI:
Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale.
Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo piu all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte.
Ma poco importa, se i “buonisti” possono passare come un rullo compressore sulla vita del “mostro”. Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto “le colpe dei padri non ricadano sui figli”.
Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce.
Esterno al partito di Giorgia Meloni, anche Carlo Calenda, leader di Azione, prende una posizione, scrivendo su Twitter:
@CarloCalenda: Rula questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere FDI.
Vista la polemica che ha avuto inizio con il primo tweet della giornalista ed è stata accresciuta da ogni nuova risposta degli esponenti del centrodestra, Rula Jebreal ha infine replicato come segue:
@rulajebreal: La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli come minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, NON colpe/punizioni collettive.
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