Popolazione mondiale raggiunge quota 8 miliardi di persone: le conseguenze
Da Redazione
Novembre 15, 2022
ONU dichiara che il 15 novembre 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto 8 miliardi di persone, segnando il record di una crescita senza precedenti. Ecco cosa significa.
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8 miliardi di persone nel mondo: il segnale di una crescita senza precedenti
Le Nazioni Unite hanno annunciato che nel giorno martedì 15 novembre 2022, la popolazione mondiale ha raggiunto gli 8 miliardi di individui. Nonostante un censimento accurato dell’intera umanità non sia concretamente possibile, i modelli previsionali dell’ONU risultano in questo abbastanza affidabili.
Si tratta non solo di un numero senza precedenti, ma significativo nella misura in cui si considera che solo nel 1974 gli esseri umani sul pianeta Terra erano 4 miliardi: sono bastati 50 anni e la popolazione mondiale è raddoppiata. Dal 2011, anno in cui la popolazione ammontava a 7 miliardi, il numero di abitanti del pianeta ha subito un aumento di ben 1 miliardo di persone.
Il fatto che sia bastato poco meno di mezzo secolo per raddoppiare il totale degli individui che abitano la Terra lo si deve soprattutto ai progressi nella medicina e nei servizi sanitari nazionali. Eppure, questo risultato storico porta con sé anche alcune dovute riflessioni.
La distribuzione della popolazione sulla Terra: una riflessione geopolitica
Secondo i dati, i tassi di natalità sono decisamente superiori nei paesi più poveri rispetto ai paesi dove la qualità della vita è mediamente migliore. Inoltre, il 35% della popolazione mondiale si concentra solo in due stati: l’India e la Cina. Addirittura, si calcola che molto presto l’India potrebbe superare la Cina per numero di abitanti, diventando il paese più popolato del mondo.
Il rischio di sovrappopolazione, stiamo diventando troppi? Una riflessione ambientale
Il raggiungimento della quota 8 miliardi porta con sé un quesito importante: esiste una soglia massima oltre la quale gli esseri umani saranno effettivamente troppi? Il pianeta già fatica a fornire tutte le risorse necessarie alla sopravvivenza delle specie che lo abitano. La situazione peggiora significativamente se si considera che gli esseri umani sono responsabili di tassi di inquinamento che stanno spazzando via le altre specie.
La scienza ha confermato che un aumento della popolazione ha come conseguenza anche l’aumento dei livelli di inquinamento e sfruttamento delle risorse. Tuttavia, il problema principale è la distribuzione delle risorse e il rispettivo consumo di tali risorse da parte di una piccola fetta di popolazione: per dirla con i dati Asvis alla mano, solo il 10% della popolazione più ricca è responsabile di quasi il 50% delle emissioni antropiche.
Quindi, da un lato è vero che stiamo diventando troppi, ma comunque il dato non è preoccupante in vista di un rallentamento della crescita: si prevede che raggiungeremo quota 9 miliardi solo nel 2080. Il problema principale è il modo in cui poche persone utilizzano la maggior parte delle risorse.
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