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USA: causa contro Google per posizione dominante nella pubblicità online

Da Redazione

Gennaio 24, 2023

USA: causa contro Google per posizione dominante nella pubblicità online
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Google potrebbe dover presto affrontare una causa legale intentata dagli Stati Uniti per la sua posizione dominante nell’ambito della pubblicità online.

USA: probabile causa a Google per posizione dominante nella pubblicità

Il sito americano Bloomberg News riporta la possibilità di un’imminente causa legale intentata dall’amministrazione Biden ai danni di Google, i motivi scatenanti sono da ricondurre alla posizione dominante detenuta dal colosso del tech nell’ambito della pubblicità online.

La questione che presto verrà posta dinanzi ad una corte, ruota intorno alla mancata trasparenza di Google relativamente ai guadagni derivanti dalle inserzioni pubblicitarie, soprattutto quelle legate ai siti web di news e alle testate giornalistiche online. Sembra che Google non renda noto quale percentuale di ricavi sia destinata ai giornali e quale invece resta al motore di ricerca.

Il processo dovrebbe iniziare a settembre 2023, e punta a fare luce sulla gestione delle inserzioni pubblicitarie, i cui ricavi rappresenterebbero circa l’80% delle entrate di Google.

Google e le numerose cause legali da affrontare negli Stati Uniti e in Europa

La causa si inserisce nel quadro delle azioni legali antitrust intentate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea per ridurre il potere dei colossi del web. Infatti, Google era già stato denunciato nel 2020 per il monopolio detenuto nell’ambito della ricerca online.

L’Unione Europea, in particolare, ha approvato regolamenti molto rigidi da applicarsi alla pubblicità e al tracciamento dei dati finalizzati al marketing sul web, tanto che i cittadini europei sono tra i più legalmente protetti al mondo in termini di privacy online.

La massiccia attività pubblicitaria di Google è stata più volte oggetto di esame da parte delle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.

Secondo quanto riferito, Google si è anche offerto di consentire piattaforme pubblicitarie di terze parti su YouTube nel tentativo di risolvere in positivo un’indagine antitrust in corso da parte dell’Unione Europea, così da non dover pagare sanzioni.

Negli Stati Uniti, Google sta intanto affrontando una causa in corso in Texas, secondo cui la sua attività pubblicitaria online danneggia i rivali, e consiste per di più in “atti falsi, ingannevoli o fuorvianti”.

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