L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni: il messaggio di Mattarella
Da Redazione
Febbraio 03, 2023
L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni, per l’occasione il Presidente Mattarella sottolinea l’importanza della libera informazione e la responsabilità dei giornalisti.
L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni
L’Ordine dei giornalisti è stato fondato ufficialmente nel 1963, si tratta di un ente pubblico a struttura associativa che rappresenta la categoria professionale dei giornalisti.
Per esercitare la professione del giornalista, è obbligatorio iscriversi all’Albo dei giornalisti, che è gestito proprio dall’Ordine dei giornalisti, il quale esercita anche funzioni di vigilanza e tutela sull’operato degli iscritti.
L’attuale presidente dell’Ordine dei giornalisti è Carlo Bartoli, in occasione dei 60 anni dalla fondazione dell’Ordine, egli ha letto il messaggio scritto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il messaggio del Presidente Mattarella per i 60 anni dell’Ordine dei giornalisti
Il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione dei 60 anni dell’Ordine dei giornalisti riflette sull’importanza della libera informazione, tutelata dalla Costituzione italiana, nonché sulla responsabilità della figura professionale del giornalista, soprattutto dopo la rivoluzione del web.
Nel comunicato del Presidente Mattarella si legge:
«Il bene dell’informazione gode di esplicita tutela costituzionale. L’art. 21 della Carta, nell’affermare che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” – e questo riguarda ogni cittadino – sottolinea il valore della stampa come mezzo, indicando che “non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. L’informazione è un veicolo di libertà e non è un caso che la stessa Assemblea costituente volle approvare una legge in materia di disposizioni sulla stampa, che tracciava, dopo vent’anni di bavaglio, un percorso di ritorno all’indipendenza per i media.
Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel vivificare le norme costituzionali trovava poi tutela, con l’implicita definizione di professione intellettuale e il riconoscimento della funzione essenziale svolta dal giornalismo indipendente nel rendere effettivo l’esercizio delle regole della democrazia, nella legge Gonella, che regolamentava nel 1963 l’ordinamento della professione.
Attingiamo da quelle norme fondamentali che specificano, ancora oggi, la natura dei diritti e doveri: “È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti”. Si fonda qui la responsabilità enorme che fa capo alla professione giornalistica. Una responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web.
[…] Il mercato globale con cui siamo chiamati a confrontarci nella Società dell’informazione necessita di robuste garanzie, quali quelle offerte a livello di Unione Europea dalle proposte avanzate in sede di elaborazione del Media Freedom Act. Il rispetto delle attività professionali dei giornalisti è componente essenziale del nostro sistema di libertà. Le aggressioni, le intimidazioni di cui il loro lavoro è ancora, talvolta, oggetto sono intollerabili per la Repubblica».
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