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Tesi di laurea: cosa fare e cosa non fare per una tesi perfetta

Da Redazione

Febbraio 11, 2023

Tesi di laurea: cosa fare e cosa non fare per una tesi perfetta
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Il momento della discussione della propria tesi di laurea è sempre molto agognato da
ogni studente. Arrivare a quel punto, vuol dire aver quasi raggiunto uno dei traguardi più
importanti della vita, aver sostenuto tanti sacrifici, essersi dedicati mente e corpo allo
studio e, soprattutto, aver superato molti esami.
Che si tratti di una facoltà più tecnica o di studi che lasciano più spazio alla creatività e al
sapere, lo sforzo è il medesimo.
La redazione della tesi di laurea è uno step imprescindibile sia per chi sta per conseguire il
titolo presso un ateneo tradizionale, sia per chi sta per farlo presso un’università telematica. Ormai le università online offrono vari corsi, quasi lo stesso numero di quelle
tradizionali, pertanto, sono molti gli studenti che le frequentano e sono in procinto di
preparare la loro tesi.

Dalla qualità della tesi di laurea non dipende solo l’ottenimento di un titolo con la fine di un
ciclo di studi, ma anche il risultato finale.
Ecco allora che è importante muoversi bene quando si prepara una tesi di laurea, per
concludere al meglio questa esperienza. Vediamo cosa fare per redigere una tesi perfetta
e cosa, invece, evitare.

Organizzarsi per tempo senza ridursi all’ultimo minuto

La tesi di laurea è una disquisizione scritta di un argomento studiato nel corso della
propria carriera universitaria. Questo vuol dire affrontare il tema in maniera molto
approfondita e dettagliata, riportando al suo interno tutte le sfaccettature sul tema e
mettere in luce spunti di riflessione anche innovativi rispetto a quelli in circolazione.
Occorre quindi conoscere molto bene l’argomento, studiarlo, approfondirlo, consultare il
maggior numero di fonti possibile, dalle riviste agli articoli scientifici, dai libri alle
interviste e, perché no, anche portando rilevazioni proprie effettuate sul campo o una
ricerca condotta personalmente, se si punta a una tesi sperimentale.
Ridursi all’ultimo momento, solo quando si è prossimi alla data fissata per la discussione,
non è affatto una buona idea, che potrebbe tra l’altro incontrare anche una certa
contrarietà da parte del docente relatore.
Molto meglio partire con largo anticipo, quando ancora si stanno sostenendo gli ultimi
esami, in modo da avere tutto il tempo per fare le dovute ricerche e organizzare bene il
lavoro.

Non trascurare la bibliografia

Qualunque sia l’argomento, una delle prime cose che viene sfogliata dalla commissione di
laurea e dal docente relatore è proprio la bibliografia, oltre all’indice, per capire quali sono
gli argomenti di massima trattati e la consistenza e autorevolezza delle fonti. È bene
dunque, sin dalle fasi di ricerca, iniziare a redigere sia la bibliografia che l’indice, così da
non ritrovarsi alla fine con una mole di fonti infinita tutta da organizzare. Anche l’indice,
può essere aggiornato man mano che la stesura va avanti e rifinito solo alla fine.
Sono altrettanto importanti l’introduzione e la conclusione della tesi, pagine molto lette
in commissione di laurea, da scrivere rigorosamente alla fine della stesura, fondamentali
per aprire e chiudere l’argomento con le proprie considerazioni personali.

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