Francia: la riforma delle pensioni diventa legge senza voto parlamentare
Da Redazione
Marzo 17, 2023
Il presidente francese Emmanuel Macron si è appellato alla Costituzione per approvare in via definitiva la riforma delle pensioni senza il voto del Parlamento.
Francia: la riforma delle pensioni diventa legge senza voto parlamentare
La riforma delle pensioni, che prevede per i cittadini francesi l’aumento dell’età pensionabile (da 62 a 64 anni), è stata approvata in via definitiva al Senato ed è diventata legge senza essere stata votata dall’Assemblea Nazionale, ovvero dal Parlamento.
Per fare ciò, il presidente Emmanuel Macron si è appellato all’articolo 49, comma 3, della Costituzione francese, che recita:
“Il Primo ministro può, dietro deliberazione del Consiglio dei ministri, impegnare la responsabilità del Governo dinanzi all’Assemblea nazionale sul voto di un progetto di legge finanziaria o di finanziamento della previdenza sociale. In tal caso, detto progetto è considerato adottato, salvo il caso in cui una mozione di sfiducia, presentata nel termine di ventiquattro ore, venga votata alle condizioni previste dal comma precedente.”
In risposta alla decisione di Macron, e coerentemente con quanto scritto nella Costituzione, le opposizioni hanno presentato mozioni di sfiducia.
Elisabeth Borne, la prima ministra, ha cercato di spiegare i motivi che hanno spinto il governo ad aumentare l’età pensionabile: “La sfida è garantire un futuro al nostro sistema pensionistico. So bene che è uno sforzo importante per i francesi lavorare per altri due anni, ma lasciar credere che si possa pagare tutto con i debiti, questo non è serio“.
La reazione delle opposizioni e dei cittadini
Nel frattempo dall’opposizione, Olivier Faure, leader del partito socialista, denuncia: “Quando un presidente non ha una maggioranza nel Paese, non ha una maggioranza all’Assemblea Nazionale, deve ritirare il suo progetto. L’Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente”. Mentre Marine Le Pen, capogruppo alla Camera del movimento di estrema destra Rassemblement National, annuncia mozioni di censura in Parlamento.
Sempre in segno di protesta, i deputati della Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale, guidati dal leader di sinistra Jean-Luc Melenchon, hanno intonato alla Camera “La Marsigliese”, l’inno nazionale della Francia.
Fuori dalle mura del Parlamento Francese, i cittadini sono scesi in strada nelle principali città della Francia, a Parigi più di tutte, per protestare. Ci sono stati violenti scontri con le forze dell’ordine e oltre 100 arresti.
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