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Epidemia morbillo, casi aumentati in Italia: le fasce a rischio contagio

Da Redazione

Giugno 05, 2017

Epidemia morbillo, casi aumentati in Italia: le fasce a rischio contagio
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Casi di morbillo raddoppiati in un mese: l’incubo epidemia spaventa l’Italia

Nei primi 5 mesi del 2017 i casi di morbillo sono arrivati a 2.719, secondo le statistiche l’89% degli infettati non aveva fatto il vaccino. Purtroppo nella maggior parte delle situazioni è stato diagnosticato a pazienti di età superiore ai 15 anni, 220 sono i casi di morbillo tra gli operatori sanitari e 163 quelli registrati tra bambini che non avevano nemmeno 1 anno di età, troppo piccoli per il vaccino. La malattia si è diffusa a macchia d’olio colpendo 7 regioni italiane. La maglia nera spetta al Lazio, seguono Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.

L’Istituto Superiore di Sanità a fine marzo aveva già lanciato l’allarme morbillo, i dati sono in costante aumento ma non si può ancora parlare di epidemia o emergenza sanitaria. Beatrice Lorenzini, il ministro della Salute ha confermato che l’aumento dei casi di morbillo è monitorato costantemente e che è fondamentale applicare il nuovo piano vaccini. Purtroppo non è semplice, incertezza e disinformazione rendono tutto ancora più complicato.

Il morbillo è una malattia infettiva contagiosa di tipo virale. Colpisce soprattutto i bambini tra 1 e 3 anni e quando si contrae si acquisisce l’immunità permanente a vita verso la patologia, una risposta dell’organismo che è la stessa di quella assicurata dal vaccino contro il morbillo. Nel 2002 si è verificata un’epidemia di dimensioni molto vaste e l’anno successivo è stato sperimentato il Piano di eliminazione del morbillo che ha portato ad ottimi risultati due anni dopo. Ricordiamo che i sintomi del morbillo sono tosse secca, febbre alta, occhi rossi e sensibilità alla luce, cui segue la comparsa delle pustole rosse pruriginose. Le complicanze più frequenti sono diarrea e stomatite e sono in casi rari il morbillo ha portato a convulsioni ed encefaliti.

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