Hotel Rigopiano: il racconto dei due fidanzati sopravvissuti alla valanga
Da Redazione
Gennaio 25, 2017
Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa in cui è avvenuto il racconto dei fidanzati sopravvissuti alla valanga, Vincenzo Forti e Giorgia Galassi, di Giulianova. I due giovani, hanno spiegato come durante il loro soggiorno nessuno li aveva avvisati del pericolo valanga.
La coppia ieri ha raccontato per cinque ore ai carabinieri tutto ciò che è accaduto durante le ore precedenti all’accaduto, prima che la valanga colpisse la struttura, trasformando l’accogliente hotel in una gabbia gelata per trenta ospiti. All’interno dell’hotel infatti, erano presenti 28 ospiti di cui 4 bambini e 12 addetti del resort.
Il racconto della coppia sopravvissuta alla slavina che ha colpito l’Hotel Rigopiano
Giorgia e Vincenzo, hanno raccontato durante la conferenza, come tutti gli ospiti fossero spaventati dal terremoto che c’era stato in giornata e si erano tutti radunati nella hall per aspettare l’arrivo dello spazzaneve per poter andare via. Nel frattempo sono stati invitati ad aspettare nella sala vicino al camino, poichè non si conosceva l’orario in cui sarebbe arrivato lo spazzaneve.
Mentre l’hotel è stato colpito dalla slavina, la coppia si trovava nella sala con il camino, assieme anche a Francesca, altra ragazza sopravvissuta e Stefano, che purtroppo non ce l’ha fatta. I due sono stati travolti dalla struttura che è crollata, e in un attimo si sono trovati sotto le macerie.
Giorgia e Vincenzo erano vicini a Francesca, che si è salvata anche grazie al loro aiuto. Vincenzo ha raccontato di come hanno aiutato Francesca passandole della neve per permettergli di bere dell’acqua e di come tutti e tre si siano sostenuti e fatti forza a vicenda.
Infine Giorgia ha spiegato come nessuno si poteva aspettare ciò che è successo, quando erano sotto le macerie la ragazza pensava che la causa del crollo fosse un terremoto.
Al termine della conferenza, la coppia ha ringraziato il grande lavoro che stanno svolgendo i vigili del fuoco che li hanno estratti dalla macerie, spiegando che le loro speranze non si sono mai spente, sapevano che qualcuno li avrebbe tirati fuori dall’inferno.
Articolo precedente
Patate tossiche, bruciare i cibi provoca il tumore: l’allarme “acrilammide”
Articolo successivo
Scoprire il futuro grazie all’antica arte della cartomanzia
Redazione