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Bufale sulla salute, difendersi dai cattivi consigli si può: arriva il “decalogo”

Da Redazione

Gennaio 28, 2017

Bufale sulla salute, difendersi dai cattivi consigli si può: arriva il “decalogo”
google news

Quante volte abbiamo cercato delle informazioni sul proprio stato di salute tramite i motori di ricerca, i forum specializzati o ancora i social network? Troppe volte ci abbiamo creduto ed altre volte ce ne siamo pentiti. Il fenomeno della bufale è uno tra gli argomenti più discussi degli ultimi anni che però assume una maggiore rilevanza se rapportato al campo della salute. Sono tante le persone che si dilettano a dare consigli medici tramite forum o siti sconosciuti magari spacciandosi per medici o ancora per esperti nel settore. A tal proposito il sondaggio commissionato da Ibsa foundation for scientific research  e condotto su ben 804 persone nel corso del workshop “E-Health tra bufale e verità”, ci fornisce dati preoccupanti circa la tendenza degli italiani a cercare risposte alle proprie domande nel mondo del web: sono infatti l’88 % degli italiani a farlo. Preoccupante però è soprattutto il fatto che 1 su 2 delle persone sottoposte allo studio inerente le bufale del web si affida ai primi risultati dei motori di ricerca (tipo google) senza riflettere sulla veridicità delle stesse informazioni. Ma come riconoscerla se non si posseggono le conoscenze sufficienti per farlo?

Sempre a proposito della bufale sulla salute, secondo Silvia Misiti, direttore Ibsa foundation for scientific research, “Questo è tanto più vero quanto più sono delicate le aree oggetto delle ricerche. La decisione di iniziare dalle associazioni di pazienti è scaturita dal fato che rappresentano un anello di congiunzione sempre più prezioso tra il mondo dei medici e la necessità dei pazienti che rappresentano”. Stando allo studio effettuato, si è potuto constatare come le persone con una età compresa tra i 24 e i 34 anni sono più diffidenti verso le informazioni mediche trovate sul web rispetto ai soggetti di un’età compresa tra i 45 e 54 anni.

Come difendersi allora dalle bufale del web a tutela della propria salute? Ebbene, nel corso dello stesso incontro è stato presentato  il primo decalogo sulla ‘health literacy’ che contiene alcuni consigli per cercare di riconoscere e distinguere le buone dalle cattive informazione del mondo del web: prestate attenzione all’identità dei siti e preferire quelli ufficiali; controllare la data di pubblicazione degli articoli e preferire quelli più recenti o aggiornati; non cadere nel panico quando si cercano determinati sintomi astrattamente ricollegati a svariate malattie. Ma la cosa più importante rimane sempre quella di chiedere conferma al proprio medico sulle informazioni trovate senza aver timore di chiedere spiegazioni anche sull’uso dei medicinali.

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