Terremoto Ischia Protezione Civile, niente tendopoli per gli sfollati
Da Redazione
Agosto 22, 2017
Il bilancio della scossa di magnitudo 4 delle 20.57 del 21 agosto 2017
Due vittime, 25 ferite, 2.600 sfollati e centinaia di persone in fila agli scali portuali per lasciare l’isola d’Ischia dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4 che alle 20,57 del 21 agosto ha colpito le acque a largo dell’isola di Ischia e prodotto sfollati tra Casamicciola e Lacco Ameno. Ben 1051 persone hanno lasciato l’isola, non senza polemiche. I dati sono frutto del bilancio fatto dal capo dipartimento Protezione Civile Angelo Borrelli, giunto sull’isola questa mattina.
L’epicentro e l’ipocentro coincidono e sono entrambi a un km da Punta Imperatore, sul lato occidentale dell’isola, il primo e ad una profondità di soli dieci km: più è vicino alla superficie l’ipocentro (il punto nella crosta terrestre in cui avviene materialmente la frattura) maggiori sono gli effetti in superficie a parità di potenza. Per questo i sopravvissuti pensavano a un attacco terroristico o a una bomba piuttosto che a un sisma di magnitudo 4, ma per loro niente tendopoli.
Terremoto Ischia, i geologi: case di cartapesta su tappo magmatico
Le polemiche dopo la scossa di terremoto a Ischia si fanno sentire. Il primo alito di protesta proviene dai geologi, i quali hanno constatato che le case costruite sull’isola non sono adeguate dal punto di vista sismico, visto che il territorio ischiano poggia praticamente su un tappo magmatico derivante dal vicino vulcano. Seconda polemica: la partenza delle persone.
La Protezione Civile unitamente alle Forze dell’Ordine hanno fatto partire più di mille persone, ma alcuni di loro protestano per essere stati costretti a pagare il biglietto del traghetto. Il numero degli sfollati sono 2600, ma non ci sarà tendopoli, nonostante si stia organizzando una struttura di assistenza alla popolazione coordinata dai Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Squadre di tecnici andranno a fare delle verifiche sugli alberghi per verificare il livello di stabilità e per ospitare la popolazione da questa notte. I volontari della Protezione Civile di Lazio e Toscana sono stati i primi ad arrivare, ma già dalle prime ore dell’alba i dipartimenti di tutte le Regioni Italiane hanno provveduto a mandare viveri, strumenti, automezzi e uomini per soccorrere i terremotati.
Articolo precedente
Belen Rodriguez denuncia il pilota del jet privato: temeva di essere stata rapita
Articolo successivo
M5S dice stop alle votazioni on line
Redazione