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Remanzacco (Udine), uccide suo figlio, ma era adottato: niente ergastolo

Da Redazione

Settembre 29, 2017

Remanzacco (Udine), uccide suo figlio, ma era adottato: niente ergastolo
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La Cassazione ha stabilito una pena di non meno di 16 anni: il legale dell’omicida di Remanzacco, un paese in provincia di Udine in Friuli Venezia Giulia, attende la decisione della Consulta: come motivazione alla negazione dell’ergastolo, il figlio ucciso dal padre moldavo è stato adottato e non è sangue del suo sangue. La distionzione, a differenza del Codice Civile, esiste ancora nel Codice Penale.

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Niente ergastolo se figlio è adottivo, la sentenza shock per omicidio di Remanzacco

Niente ergastolo se il figlio ucciso è adottivo: lo ha chiesto alla Corte di Cassazione la difesa di Andrei Talpis, un cittadino moldavo di 53 anni che nel novembre del 2013, a Remanzacco, un paese tra Udine e Cividale del Friuli, ha ucciso il figlio 19enne Ion. Il giovane ha perso la vita con una sola coltellata fatale al petto, al culmine di una lite tra i suoi genitori. Il giovane si era messo in mezzo salvando la madre, che venne ferita gravemente dal marito. E’ normale che la difesa di un imputato tenti di tutto pur di salvare il proprio cliente, ma non lo è se la Procura Generale della Cassazione accoglie la richiesta, rigettando di fatto la sentenza di carcere a vita, confermato dalla Corte d’Assise d’Appello di Trieste nel 2016, è stato annullato. La Suprema Corte ha deciso senza rinvio e ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte d’assise d’appello di Venezia per la quantificazione della pena, prescrivendo che non deve comunque scendere sotto i 16 anni di reclusione.

Remanzacco (Udine): Ion, 19 anni , ucciso dal padre adottivo: pena solo di 16 anni

Ion era stato adottato quando era piccolissimo e la famiglia viveva ancora in Moldavia. Per il Codice Penale, la distinzione fra figlio naturale e figlio adottato permane, a differenza del Codice Civile. Questo è bastato a escludere l’aggravante speciale che, proprio in virtù dell’esistenza di una discendenza diretta tra la vittima e il suo carnefice, in caso di omicidio prevede la pena del carcere a vita. La Procura Generale ha riconosciuto questa sorta di attenuante e sarà eventualmente la Corte Costituzionale, se le sarà sottoposta la questione per un altro caso, a stabilire che questa disparità sia illegittima o meno.

Remanzacco (Udine): niente legame di sangue, niente ergastolo

Il fatto che tra Ion e il papà assassino non ci fosse legame di sangue era emerso solo alcune settimane dopo il delitto. Fino a quel momento Andrei Talpis non aveva parlato della circostanza nemmeno con il proprio difensore. La vicenda processuale di Remanzacco è la medesima che alcuni mesi fa aveva portato a una condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei diritti umani.

Delitto di Remanzacco, Italia condannata da Strasburgo

I giudici di Strasburgo avevano stabilito che il non agire prontamente in seguito a una denuncia di violenza domestica fatta dalla mamma del ragazzo, le autorità italiane avevano privato la denuncia di qualsiasi effetto, contribuendo alla creazione di occasioni per atti di violenza ed è avvenuto il tentato omicidio della donna e alla morte di suo figlio.

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