Aeolus: partito il satellite che studierà i venti
Da Redazione
Agosto 23, 2018
Il satellite Aeolus finalmente vola, nonostante un ritardo di 24 ore rispetto al progetto iniziale. Il satellite sarà in grado di studiare approfonditamente di tutti i venti della Terra, attraverso uno strumento specifico che non era mai stato utilizzato. Si tratterà di un laser made in Italy che sarà in grado di studiare forza e direzione delle correnti. La tecnologia sarà in grado di portare grandi miglioramenti ai modelli climatici; per avere un rapido confronto, basti pensare che neanche alla Nasa sono riusciti a servirsi di tali espedienti per avere accuratezza in tal senso. Un’ora e dieci minuti dopo il lancio la conferma è arrivata da parte del centro di controllo di Darmstadt, in Germania: il satellite è già nella sua orbita nominale, a 320 chilometri di quota.
Com’è strutturato il satellite Aeolus e quale sarà l’utilizzo del laser?
Il satellite Aeolus è stato progettato da Airbus e – per il peso di poco più che 1300 chilogrammi – è grande quanto una piccola automobile. Gli unici strumenti in dotazione sono il Lidar Aladin (laser made in Italy che permetterà di studiare i venti) e un telescopio in grado di approfondire cià che viene scansionato dal laser.
Una volta a 320 chilometri di quota, infatti, i due fasci di luce laser vengono proiettati verso la Terra, rimbalzando in varie direzioni al solo contatto con le varie componenti dell’atmosfera. Il telescopio avrà la funzione di misurare la lunghezza d’onda di ciò che viene riflesso. In questo modo potranno essere studiate forza e direzione dei venti.
Miglioreranno le previsioni meteo e i modelli climatici
L’obiettivo da parte del satellite Aeolus sarà quello di migliorare le previsioni meteo e i modelli climatici. Il satellite girerà – per un totale di 16 volte al giorno – una volta ogni ora e mezza circa intorno al pianeta, inviando ogni tre ore i dati scansionati alla stazione di Svalbard. Tuttavia, per avere una mappatura completa di tutto il globo occorrerà una settimana.
Il progetto totale è costato 480 milioni di dollari, e si stima che la missione potrebbe completarsi in tre anni e mezzo. Tuttavia, come già si immagina, i tempi di attesa potrebbero prolungarsi fino a 6 o 7 anni.
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