Agenzia delle Entrate: l’ente sbarca sui social
Da Redazione
Luglio 22, 2016
L’Agenzia delle entrate ci ha abituato, ultimamente, a delle interessanti novità introdotte per avvicinarsi ai cittadini. In questi giorni, però, ha fatto discutere la notizia dello sbarco sui social network e, in particolare, su facebook. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è quello di rendere più semplice per il cittadino la comunicazione con l’ente, diminuendo il lavoro nelle sedi territoriali.
Il tutto si può tradurre in un’ottimizzazione dei costi e in un servizio, almeno in teoria, più efficiente e veloce per il cittadino. E’ già possibile, infatti, inviare una domanda sull’apposita pagina facebook e ricevere risposta in un lasso di tempo che va dai 2 ai 5 giorni lavorativi.
Fino a pochi giorni fa, invece, era possibile comunicare online solo tramite il sito agenziaentrate.gov.it oppure tramite il profilo twitter dell’ente. La novità, ovviamente, fa discutere. I più scettici sostengono che l’Agenzia delle entrate non sia in grado di gestire nel tempo l’enorme flusso di richieste che possono arrivare dal più importante social network del mondo.
In realtà, se ben gestita, la cosa può davvero rappresentare un’opportunità perchè andrebbe a snellire le procedure e a diminuire sensibilmente i costi di gestione dell’ente. E’ proprio di questi giorni, ad esempio, a protesta per la chiusura dell’ennesimo ufficio territoriale. Ma si sa, i conti non sono dalla parte dell’ADE e per questo motivo si finisce con il chiudere le sedi fisiche sul territorio per risparmiare su infrastrutture e personale.
L’introduzione dei social network potrebbe essere sicuramente un primo, importante, passo per andare a ricucire quello strappo con il cittadino. Per far sentire comunque la presenza dell’Agenzia delle Entrate sul territorio e per evitare lunghi spostamenti a tutti i cittadini che abbiano necessità anche solo di un chiarimento. Non a caso il primo approccio ai social ha riguardato il canone rai. Un motivo in più per guardare con speranza e fiducia a questa innovazione portata avanti dall’Agenzia delle Entrate e, molto probabilmente, presto replicata anche da altri enti governativi.
Che sia la volta buona che la tecnologia ci permetta di rendere le istituzioni meno costose ma, al tempo stesso, più vicine alle esigenze del cittadino.
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