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AIDS: si rischia un’ondata epidemica

Da Redazione

Luglio 24, 2018

AIDS:  si rischia un’ondata epidemica
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L’Aids potrebbe tornare ad essere epidemica, e a creare subbuglio come succedeva anni addietro. Questo almeno è stato l’allarme dato dagli esperti che, riunitisi ad Amsterdam in occasione di una conferenza internazionale, hannoo tentato di fare un pò il punto della situazione sulla viralità della malattia.

Per frenare l’epidemia del virus la sanità avrebbe bisogno di fondi per 7 miliardi di euro, che come si può immaginare scarseggiano. Ora, con l’aumento del censimento sul territorio di Paesi africani più soggetti all’Hiv, aumenta il pericolo di una nuova epidemia del virus che le istituzioni ad oggi non hanno i mezzi per debellare.

AIDS: i dati nel mondo

Nel mondo ad oggi ci sono oltre 36,9 milioni di persone sieropositive, che però sfruttando le terapie antivirali riescono a limitare i danni contenendo l’epidemia di Aids. Pare che nel 2016, il numero di morti sia calato per la prima volta ad un numero inferiore al milione di persone, contando circa 990 mila morti, che a loro volta sono poi scesi nel 2017 quando il virus è stato contratto da oltre 940 mila vite.

Vano il tentativo dell’agenzia delle Nazioni Unite contro il male, Unaids, che ha provato a mettere in allerta sul fatto che occorrono dei fondi consistenti per diminuire la minaccia di una nuova epidemia entro il 2030.

Ad evitare di intervenire ci sono poi stati pure i magnati del Big Pharma che per farla breve hanno dato un taglio ai finanziamenti per la ricerca per nuovi farmaci.

AIDS: cosa pensano gli esperti

Gli esperti hanno il sentore che da un momento all’altro possa giungere pure un calo dei finanziamenti statunitensi, che nella storia sono stati sempre quelli che hanno fatto la differenza. Ndulu Kilonzo, del Consiglio del Kenya sul controllo dell’Aids, pensa che senza ingenti fondi non si potranno mai raggiungere quegli obiettivi fissati dalla comunità internazionale per il 2030.  Ha infatti dichiarato che «Siamo lontanissimo dal raggiungimento del traguardo, non solo per quanto riguarda l’eliminazione del virus, ma anche per ciò che riguarda la sua prevenzione».

In tal verso c’è poi da considerare pure che sono calate le sovvenzioni per la distribuzione di profilattici in Africa, uno degli strumenti più sicuri per evitare una vera e propria pandemia del male del secolo.

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