Allarme a Monza per il virus Zika, attivate le procedure territoriali per il rischio da malattie infettive
Da Redazione
Settembre 22, 2016
Dopo aver accertato che la persona giunta in ospedale era stato contagiato da Arbovirus, il virus Zika, le autorità cittadine ne sono state informate e il primo cittadino di Monza, in accordo con le autorità sanitarie, ha emesso l’ordinanza attraverso la quale si dispone il trattamento della zona in cui vive l’uomo contagiato, di cui non sono state diffuse le generalità, per un raggio di 200 metri dall’abitazione del malato.
La via al centro del cerchio sanitario determinato, e Via Tommaso Grossi. Il Sindaco di Monza ha invitato la popolazione di tale zona alla massima collaborazione consentendo l’accesso ai tecnici sanitari alle aree private, tenendo chiuse finestre e porte restando all’interno dei locali, compresi gli animali domestici, per almeno due ore dalla disinfestazione ambientale e non usufruire delle aree verdi condominiali per almeno un’altra ora. In questo modo si tenta di debellare la zanzara o le zanzare che hanno provocato l’infezione evitando altri casi.
Sparare nel mucchio è l’unico modo per sperare di risolvere il problema. L’operazione è prevista per lunedì 19, sperando che la zanzara infettiva sia ancora nel perimetro determinato, in alcuni giorni, potenzialmente e verosimilmente, chissà dove sarà potuta arrivare. Esiste un razionale rischio di fare tutto ciò senza alcuna utilità ma pare sia l’unica cosa sensata da fare. Il Virus Zika, lo ricordiamo, altresì detto Arbovirus, è un agente patogeno veicolato dalla zanzara Aegypti Aedes, particolarmente presente nel Centro e Sud America dove ha provocato notevoli problemi ma sono state recentemente identificate anche altre zanzare autoctone in Florida, nella zona di Miami che portano lo stesso virus e alcuni contagi interumani sono stati riferiti in più Nazioni.
Il contagio si presenta, di norma, come una sindrome influenzale con risoluzione spontanea nei soggetti senza altre particolari patologie ma può provocare gravissime malformazioni cerebrali nei feti in future mamme che ne vengono contagiate. Nel caso specifico di Monza, soltanto il tempo e l’assenza di successivi casi di infezione da Zika potrà dire se l’opera di disinfestazione avrà avuto successo, speriamo.
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