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Alunni pescaresi contaminati, qual è il batterio?

Da Redazione

Giugno 06, 2018

Alunni pescaresi contaminati, qual è il batterio?
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Gli alunni pescaresi contaminati hanno avuto a che fare con il Campylobacter,  un batterio che ha provocato una gastroenterite a circa 200 bambini delle materne e delle elementari di ben 7 scuole di Pescara.

Alunni pescaresi contaminati, gli esami in laboratorio

Pare che delle 17 coprocolture fatte in laboratorio della Asl del capoluogo adriatico sui campioni dei bambini, 13 hanno dato riscontro positivo al Campylobacter, dati che se pur parziali, dicono alla Asl, sono «gia’ significativi».

Il batterio si trasmette per via oro-fecale e anche per via orale: liquidi, alimenti e, in particolare, carne. L’attenzione degli investigatori, coordinati dalla pm Anna Benigni, si concentra sul cibo distribuito ai bambini nei giorni prima dei malori alla mensa scolastica.

Alunni pescaresi contaminati, cos’è il campylobacter

La campylobatteriosi è una delle malattie batteriche gastrointestinali che facilmente coinvolge ogni abitante del mondo, stando alle statistiche del sito del Ministero della Salute, e il suo tasso di incidenza ha superato pure i casi di salmonellosi.

Il periodo di incubazione della campylobatteriosi può variare da un giorno a una settimana, a seconda dei casi.

I sintomi sono di solito leggeri o moderati come diarrea, dolori addominali, febbre, mal di testa, nausea e vomito, gli stessi accusati dai bimbi corsi in ospedale a Pescara, Chieti ed Atri a partire da venerdì sera.

Episodi di epidemia da infezione di Campylobacter, riporta sempre il sito del Ministero della Salute, sono forse dipesi dal consumo di acqua o latte contaminati, alimenti a rischio consumati crudi e pure carne di pollo. Se la carne di pollo si cuoce per bene il batterio muore, ma le contaminazioni possono verificarsi con posate o contenitori usati prima per la carne di pollo cruda e poi per altri alimenti.

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