Apple acquisisce Stamplay, una startup tutta romana
Da Redazione
Marzo 24, 2019
La Apple ha acquisito una startup romana e a farlo sapere e l’Università di Roma Tre dalla quale proviene l’intero team e i due fondatori. L’azienda di Cupertino ha inglobato la Stamplay, fondata dall’ingegnere informatico Giuliano Iacobelli e dal docente a contratto del Dipartimento di Economia Aziendale di Roma Tre, Nicola Mattina.
Non è nota la cifra dell’acquisizione dell’azienda di Cupertino, ma si parlerebbe addirittura di 5 milioni di dollari. Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina, inoltre, saranno assunti proprio dalla Apple, all’interno della quale potranno continuare a sviluppare il progetto della loro startup.
Che cos’è la Stamplay
La Stamplay aiuta a costruire una app senza scrivere codici facendola funzionare sugli smartphone. Il sistema è un po’ quello che ricorda i mattoncini della Lego, facendo incastrare moduli tra loro fino ad ottenere come risultato la app che si vuole.
Il progetto fondato e creato da Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina si basa sui principi dell’automazione IFTTT, ovvero if this than that, per i quali se si sceglie un’azione se ne genererà un’altra di conseguenza, via via a catena. Se ci si registra sulla app, ad esempio, in automatico si invia la mail per la conferma della registrazione avvenuta e tutto questo senza utilizzare nemmeno una riga di codice.
Stamplay è partito come progetto nel 2012 utilizzando la piattaforma crowdfounding Seedrs, grazie alla quale e all’interesse degli utenti si sono riusciti a raccogliere ben 800mila euro. Inoltre la VISA, il colosso delle carte di credito e di debito, ha premiato la Stamplay all’interno della seconda edizione di Everywhere Initiative.
La competizione VISA
La competizione VISA, che come detto in precedenza è arrivata alla sua seconda edizione, mette in competizione le varie startup attraverso delle sfide specifiche e per le quali devono trovare delle soluzioni potenziali.
Tra le varie challenge c’era Visa Developer, una nuova piattaforma aziendale di Api, l’Application programming interface. Questa sfrutta un determinati linguaggio per far comunicare tra loro diversi sistemi. Ed è proprio in questa competizione che la Stamplay, rispetto a tutte le altre partecipanti, è spiccata ed ha vinto.
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