Arriva il legno trasparente in grado di assorbire aria e sprigionare calore
Da Redazione
Aprile 04, 2019
Una nuova ricerca ha dimostrato come la trasformazione del legno possa apportare davvero molti benefici. L’equipe del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, in Svezia, ha modificato tramite un procedimento chimico il legno, facendolo diventare trasparente.
Si è visto come quest’ultimo sia in grado di assorbire l’aria che lo circonda e di seguito liberare calore. La nuova scoperta è stata presentata durante lo Spring 2019 National Meeting & Exposition, organizzato dall’American Chemical Society (ACS).
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Il legno trasparente nel futuro delle nostre case
Un gruppo di ricercatori svedesi è riuscito a dimostrare l’efficienza del legno trasparente. Un grande passo di tecnologia, presentato durante lo Spring 2019 National Meeting & Exposition, organizzato dall’American Chemical Society (ACS), una delle più grandi società scientifiche al mondo.
Durante il meeting sono state presentate oltre 13mila presentazioni di varie argomentazioni scientifiche, come ad esempio un nuovo pigiama intelligente in grado, attraverso finissimi sensori, di controllare e rilevare il respiro, il battito cardiaco e la posizione nella quale si dorme, durante le ore di sonno notturne o diurne.
A presentare il nuovo progetto del legno trasparente, una equipe di ricercatori della KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, in Svezia, in collaborazione con Lars Berglund, Ph.D. Il nuovo trovato è stato anche edito sulla prestigiosa rivista scientifica ACS Biomacromolecules.
La ricerca sul nuovo legno
La ricerca sulla nuova tipologia di legno è iniziata nel 2016 ed è stata resa possibile grazie all’utilizzo di un materiale capace di assorbire luce, la lignina. Quest’ultimo è stato estratto dalle pareti esterne e cellulari di alcune tavole di legno di balsa. Per poter ricreare l’effetto della riduzione della dispersione di calore, gli scienziati hanno unito alla lignina dell’acrilico. I primi test non hanno ottenuto risultati soddisfacenti da parte dei ricercatori, che comunque hanno testato una notevole resistenza da parte del legno trasparente. Non volendosi arrendere, i ricercatori hanno pensato di aggiungere al composto ottenuto in precedenza dal legno di balsa e dall’acrilico il cosiddetto PEG, un polimero di polietilenglicole.
Il PEG è stato scelto dall’equipe scientifica poiché in grado di immagazzinare il calore. I ricercatori hanno basato la loro scelta anche su un altro fattore, quello della affinità del PEG con il legno. A Stoccolma, infatti, c’è una vecchia e storica imbarcazione, chiamata VASA, ristrutturata varie volte grazie all’utilizzo di questo polimero e proprio per questo motivo gli scienziati sono andati a colpo sicuro con la loro scelta.
Che cos’è il PEG e come è stato utilizzato
Come detto anche in precedenza, il PEG è un polimero che, da solido, viene sciolto ad una temperatura di 80 fahrenheit. Questo, attraverso questo processo di scioglimento, riesce ad immagazzinare calore ed energia. Se utilizzato con il legno trasparente, il PEG può avere diverse regolazioni di temperatura. Durante una giornata di sole, il PEG sarà in grado di assorbire tutto il calore, lasciando lo spazio interno alla casa fresco mentre al contrario di notte, il PEG diventerà di nuovo solido e quindi sprigionerà il calore verso l’interno dell’abitazione, facendo rimanere, così, la temperatura interna dell’ambiente costante.
L’introduzione all’interno della staffa di legno dell’acrilico è stata necessaria per non consentire all’umidità di formarsi. Nelle primi fasi dell’esperimento, le lastre di legno non si schiarivano e diventavano trasparenti al contrario dell’ultima fase, nella quale è avvenuta l’aggiunta dei due elementi fondamentali per ottenere i risultati sperati.
Il legno trasparente come potenziale futuro
Il legno trasparente prodotto all’interno dell’Istituto Tecnologico svedese può essere considerato un grandissimo potenziale per il futuro e un degno sostitutivo per quanto riguarda l’edificazione e la costruzione di altri edifici, andando così a limitare o, addirittura, eliminare l’utilizzo di materiali inquinanti come ad esempio il vetro, la plastica o lo stesso cemento. La nuova ricerca svedese, punta molto all’ecologia e al benessere dell’ambiente, infatti, sia il legno che il PEG sono due materiali facilmente smaltibili e, soprattutto, biodegradabili. L’unico elemento che rimarrebbe non riciclabile sarebbe l’acrilico, ma gli esperti stanno già lavorando per trovare una soluzione più biologia. Infatti, quest’ultimo potrebbe essere sostituito, in futuro, con materiali più vicini e rispettosi dell’ambiente.
Il processo produttivo
Ancora non sono ben note le dinamiche con il quale avverrà il processo produttivo del nuovo legno trasparente. L’equipe scientifica prevedono che il nuovo legno trasparente potrebbe essere a disposizione di una nicchia di interior design almeno tra cinque anni, ma l’obiettivo, oltre a ridurre i tempi di produzione, è anche quello di agevolare il più possibile l’utilizzo del legno trasparente anche a una scala più vasta ed economicamente più svariata. Per quanto riguarda lo studio portato avanti, i ricercatori svedesi si sono avvalsi dei fondi e dai finanziamenti arrivati dal Consiglio europeo della ricerca e delle Fondazioni Wallenberg.
L’idea di creare un materiale ecologico in grado di portare benefici è nata a causa del grandissimo consumo di energia che ogni anni si registra in aumento. Lo sviluppo economico progredisce mentre lo spreco di energia è sempre più presente in moltissimi territori su larga scala. Gran parte di questa energia viene utilizzata per riscaldare case, illuminare o raffreddare. Così come gli edifici pubblici e privati e ogni sorta di locale esistente. Proprio per questo si è pensato di produrre un elemento in grado di andare a contrastare questo dispendio di energia e, se questi sono i risultati ottenuti da questa innovativa e sensazionale ricerca svedese sul legno trasparente e del tutto biodegradabile, allora la speranza di miglioramento per quanto riguarda lo spreco energetico e l’inquinamento del nostro Pianeta rimane e va ad aumentare.
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