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Attentato Barcellona, colletta per la famiglia di Bruno Gulotta

Da Redazione

Agosto 18, 2017

Attentato Barcellona, colletta per la famiglia di Bruno Gulotta
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L’iniziativa di Tom’s Hardware Italia per il collega morto a La Rambla

La casa di Bruno Gulotta è cupa, nera come il color del lutto per la morte del 35enne giovane padre di famiglia ucciso dal furgone killer dei terroristi a Barcellona. L’appartamento al terzo piano ha le finestre chiuse e le persiane abbassate, che cozzano con l’allegria del verde condominiale di questo palazzo alla periferia di Legnano La casa fa entrare solo i parenti che hanno raggiunto moglie e i due bambini scampati all’attentato, increduli e agghiacciati dal racconto della donna, Martina,  che, subito dopo aver visto morire il proprio compagno, ha avuto il coraggio di informare l’azienda per cui il giovane lavorava, Tom’s Hardware Italia, per informare di quello che era accaduto. Tanto che i colleghi hanno deciso di fare una colletta per la famiglia Gulotta.

La ditta milanese in cui Bruno Gulotta lavorava non è fatta solo di colleghi, bensì di amici: si sono stretti attorno alla famiglia e uniti al dolore per la morte di un giovane padre di famiglia e grande lavoratore.Online, sul sito dell’azienda, è comparso un sentito ricordo del collega e amico. Parole toccanti, che spiegano in pieno chi era Bruno Gulotta per i colleghi, per la compagna e per i suoi figli. Un furgone a tutta velocità su la Rambla ha spezzato non solo le sue gambe, bensì la sua vita, ma sicuramente lo rifarebbe, in quanto si è sacrificato per salvare i suoi due bambini.

Questo il messaggio pubblicato sul sito per il giovane morto nella strage de La Rambla: “Bruno era un punto di riferimento per tutti quelli che lo hanno conosciuto – si legge – per noi di Tom’s Hardware era una colonna portante. Ci immedesimiamo nella compagna Martina, che con la forza di una giovane mamma si troverà davanti prove che nessuno dovrebbe mai sostenere. Ci mettiamo nei panni del piccolo Alessandro, che si prepara a iniziare le scuole elementari con la consapevolezza che la vita sua e della famiglia non sarà più la stessa. E poi pensiamo alla piccola Aria, che non ha negli occhi la scena tremenda ma che non conoscerà mai il suo papà”.

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