Ballottaggi: vince il centrodestra, il centrosinistra perde anche le sue roccaforti
Da Redazione
Giugno 25, 2018
Ai ballottaggi è ben chiaro il risultato delle elezioni. Si è votato in 75 comuni italiani, con un’affluenza che si è avvicinata al 50% (47,61% contro il 60,42% che c’era stata nel primo turno delle elezioni). I risultati sono stati eccessivamente positivi per il centrodestra, fortemente a guida Lega, che ha vinto in 28 comuni. 20, invece, sono stati i comuni ottenuti dal centrosinistra mentre 19 quelle in cui ad avere la meglio è stata una lista civica. Il Movimento 5 Stelle ha vinto in soli 5 comuni. Il dato numerico, però, non svela un dato abbastanza preoccupante per il centrosinistra: anche nelle regioni rosse, ben 7, ad avere la meglio è stato il centrodestra. Ecco tutti i dati dei ballottaggi.
Ai ballottaggi il centrosinistra crolla anche nelle sue roccaforti
La vittoria del centrodestra ai ballottaggi non è soltanto un fattore numerico: 28 sono i comuni ottenuti dalla coalizione, fortemente a guida Lega, contro 20 ottenuti – invece – dal centrosinistra. Il dato, però, per quest’ultimo si fa molto più preoccupante se si guarda a quelli che sono i comuni ottenuti proprio dal centrodestra, che ha vinto anche nelle roccaforti del centrosinistra. Storiche regioni rosse, come Pisa o Siena, sono state perse dal centrosinistra.
A Siena il nuovo sindaco sarà Luigi De Mossi. Il candidato di centrodestra ha vinto al ballottaggio ottenendo il 50,2%, battendo Bruno Valentini del PD, che si è invece fermato al 49,8%. Bruno Valentini è il sindaco uscente di Siena, che cede il passo al candidato di centrodestra, proprio in una delle regioni storiche del centrosinistra. Risultato analogo a Pisa, dove Michele Conti del centrodestra ha ottenuto il 52,3%: con questo risultato, contro il candidato di centrosinistra Andrea Serfogli (fermo al 47,7%), Pisa avrà il primo sindaco di centrodestra dagli anni settanta. Al primo turno, soprattutto a Pisa, la situazione era molto tesa: 33,4% contro il 32,3% che vedevano i due candidati molto vicini tra di loro. Nonostante il sostegno delle liste civiche, Serfogli non è riuscito a divenire sindaco.
Storica sconfitta del centrosinistra anche nell’ultima roccaforte rossa, in Lombardia. Il centrodestra ha vinto anche a Cinisello Balsamo: dopo Sesto San Giovanni, ottenuta da Forza Italia ai danni del PD, il centrosinistra ha perso un altro storico comune dell’hinterland milanese. Risultato certamente non migliore a Sondrio, dove – dopo la vittoria del PD nel 2014 – il controllo del comune torna nelle mani del centrodestra. Ad avere la meglio è stato Marco Scaramellini, candidato di centrodestra, che ha ottenuto il 60,4% ai danni di Nicola Giugni, fermo al 39,5%.
Gli altri risultati dei ballottaggi
Imperia sarà di nuovo a guida Scialoja, dopo l’esperimento di centrosinistra con il sindaco uscente. A vincere, ai danni del candidato di centrodestra Luca Lanteri (fermo al 48%), è stato Claudio Scialoja, presentatosi alle elezioni con il supporto delle liste civiche, che ha ottenuto il 52%. Scialoja è il terzo della sua famiglia, dopo suo padre e suo fratello, a diventare sindaco della città ligure. Non è bastato, a Lanteri, il supporto del Presidente della regione, Giovanni Toti.
Vittoria del centrodestra c’è stata anche a Massa: il candidato di centrodestra Francesco Persiani (Lega) ha ottenuto il 56,6%, battendo il candidato di centrosinistra e sindaco uscente Alessandro Volpi, che si è invece fermato al 43,4%. Risultato analogo a Terni: Leonardo Latini, candidato di centrodestra, ha ottenuto il 63,4% ai danni del candidato del Movimento 5 Stelle (il centrosinistra non era neanche arrivato ai ballottaggi) Thomas De Luca, che ha ottenuto il 36,6%. A pesare, per il centrosinistra, è stato sicuramente il commissariamento del comune – a guida PD – per dissesto finanziario.
Il centrosinistra ha iunvece vinto ad Ancona. Valeria Mancinelli, candidata di centrosinistra e sindaco uscente, ha ottenuto il 62,8%, battendo Stefano Tombolini (37,2%) del centrodestra. Vittoria anche a Teramo e Brindisi. Nella prima ad avere la meglio è stato Giangiudo D’Alberto, che ha ottenuto il 53,3% contro il 46,7% del candidato di centrodestra Giandonato Morra. Nella città pugliese, invece, Riccardo Rossi ha battuto, con il 56,6%, Roberto Cavalera del centrodestra (43,4%).
Il Movimento 5 Stelle ha, invece, vinto ad Avellino e Imola. A Imola ad avere la meglio è stata Manuela Sangiorgi, che ha ottenuto il 55,4% ai danni del centrosinistra (Carmela Cappello ferma al 44,6%). Un’altra storica sconfitta per il centrosinistra, che guidava la città emiliana da più di 70 anni. Ad Avellino, invece, la vittoria è stata ottenuta da Vincenzo Ciampi: con il 59,5%, il candidato del Movimento 5 Stelle ha battuto Nello Pizza del centrosinistra, fermo al 40,5%. Pizza ha ottenuto meno di quanto avesse ottenuto al primo turno.
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