Brasile, primi decreti del presidente Lula: ambiente e disuguaglianze
Da Redazione
Gennaio 02, 2023
Lula è il nuovo presidente del Brasile e inizia il mandato cambiando subito rotta rispetto al suo predecessore Bolsonaro. Ecco i primi decreti.
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Brasile, primi decreti del nuovo presidente Lula: assegni ai poveri e restrizioni sul porto d’armi
Luiz Inácio Lula da Silva è ufficialmente il nuovo presidente del Brasile. La cerimonia di insediamento si è tenuta il 1 gennaio 2023 e subito dopo Lula ha firmato il primo pacchetto di decreti, definito “revoca”. L’intenzione è quella di sottolineare fin da subito la distanza con le posizioni dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Nel pacchetto di decreti innanzitutto una misura economica a sostengo delle famiglie meno abbienti: un assegno mensile da 600 reais (circa 105 euro). Nella nota del governo si legge che “È la prima misura di lotta alla fame e alla miseria in Brasile”. Per lo stesso fine sono state anche sospese per 60 giorni le tasse federali sui combustibili.
Il presidente Lula interviene anche sul porto d’armi, restringendo i margini di autorizzazione. Da adesso in poi l’autorizzazione al possesso di armi verrà concessa solo per ragioni di necessità. Inoltre, viene dimezzato il numero massimo di armi che un civile può possedere (da 6 a 3). Ancora, i poligoni sportivi saranno chiusi ai minori di 18 anni.
Nel suo discorso di insediamento, il presidente Lula aveva detto a questo proposito: “Stiamo revocando i decreti criminali di ampliamento all’accesso alle armi e alle munizioni, che tanta insicurezza e tanto male hanno causato alle famiglie brasiliane”.
Lula a difesa dell’ambiente: i decreti sull’Amazzonia
Nell’agenda politica del nuovo presidente del Brasile c’è anche la difesa dell’ambiente, in particolare dell’Amazzonia, polmone verde della Terra.
Lula ha fissato a questo scopo un termine di 45 giorni per modificare le regole del Consiglio nazionale dell’Ambiente (Conama).
Inoltre, ha ristabilito il Fondo per l’Amazzonia, che raccoglie anche fondi di cooperazione da Germania e Svezia.
Infine, il presidente interrompe tutte le concessioni illegali nella foresta amazzonica, nelle terre indigene e in altre aree da proteggere.
Attraverso queste iniziative Lula intende portare il Brasile a “riprendere in mano l’agenda climatica globale”.
Lula contro privatizzazioni e segreti di Stato
Nel pacchetto “revoca” del nuovo presidente Lula anche alcune misure contro le privatizzazioni e i segreti di Stato.
Nello specifico, è fatto ordine al tribunale contabile federale di esaminare entro 30 giorni tutti gli atti di governo su cui l’ex presidente Bolsonaro aveva posto il segreto di Stato per 100 anni.
Passo indietro anche sulle privatizzazioni, soprattutto relative ad aziende strategiche come la compagnia energetica Petrobras, le Poste e l’azienda pubblica delle comunicazioni (Ebc).
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