Busta paga, stop al pagamento in contanti da luglio 2018
Da Redazione
Gennaio 10, 2018
La nuova legge di Bilancio 205/2017 ha introdotto il divieto di corrispondere la retribuzione in contanti a partire dal 1° luglio 2018. Il legislatore vuole tutelare i lavoratori che spesso ricevono molto meno di quanto previsto dalla busta paga.
Come verranno pagati gli stipendi?
Le forme di pagamento consentite saranno il bonifico, gli strumenti di pagamento elettronico, l’assegno bancario o circolare. I pagamenti in contanti sono ammessi solo presso gli sportelli bancari e postali dove il datore di lavoro ha il conto corrente e con mandato di pagamento. La normativa prevede che il pagamento cash è vietato per tutti i rapporti di lavoro subordinato, per le cooperative e per i contratti co.co.co. Ovviamente ricordiamo che la firma del lavoratore sulla busta paga non costituisce prova del pagamento della stessa. Ci sono alcuni settori esclusi dalla tracciabilità dei pagamenti come la pubblica amministrazione e le badanti e le colf che lavorano presso lo stesso datore di lavoro almeno per 4 ore al giorno.
Divieto pagamento in contanti
Non è la prima normativa sullo stop all’uso del contante, l’articolo 49 del D.Lgs. 231/2007 modificato dal D.Lgs. 90/2017 e conosciuto anche come antiriciclaggio vieta il trasferimento di denaro contante a qualsiasi titoli quando il valore supera 3mila euro, la soglia è ridotta a 1000 euro per i money transfer. Tuttavia il legislatore ha previsto alcuni casi particolari, i compro oro non possono fare operazioni in contanti superiori a 500 euro e nel settore dei giochi si può utilizzare contante sino a 3000 euro.
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