Calvizie, farmaco contro l’osteoporosi cura i follicoli
Da Redazione
Maggio 10, 2018
Una donna su tre soffre di calvizie mentre il dato che riguarda gli uomini si attesta intorno all’80%. Il problema continua ad affliggere sempre più persone e si può risolvere solo con il trapianto ma dalla ricerca arriva una nuova cura. Gli scienziati hanno scoperto che un farmaco contro l’osteoporosi ferma la caduta dei capelli.
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Osteoporosi e calvizie, quale collegamento?
L’osteoporosi come sappiamo è una patologia degenerativa che colpisce le ossa diminuendone la consistenza e comporta il rischio di fratture. I ricercatori dell’università di Manchester hanno scoperto che un farmaco che cura l’osteoporosi stimola i follicoli piliferi. Ecco svelato il collegamento tra l’osteoporosi e la calvizie. Secondo lo studio somministrando questo farmaco ci sono stati risultati positivi sui follicoli piliferi con l’aumento della vitalità e del nutrimento che favoriscono la crescita.
Quando parliamo di calvizie pensiamo subito alla perdita di capelli anche se è corretto parlare di non crescita. Lo spessore dei capelli infatti si riduce sino a diventare dei peli invisibili. I ricercatori hanno prelevato i follicoli piliferi ad un gruppo di 40 uomini, e hanno accertato che il farmaco usato contro l’osteoporosi, il WAY-316606, sbloccava l’attività della proteina SFRP1 che regola e blocca la crescita cellulare nei tessuti e nei capelli. Nathan Hawkshaw, che ha curato lo studio pubblicato sulla rivista Plos Biology, ha dichiarato: «I primi risultati sono assai positivi».
Perdita di capelli, differenze tra uomo e donna
Stando ai dati 8 uomini su 10 sono calvi oppure registrano la perdita di capelli, il problema non deve essere sottovalutato nelle donne, 1 su 3 è coinvolta. Il fenomeno della perdita è diverso tra uomini e donne, perché l’uomo diventa completamente calvo oppure ha delle perdite importanti nella zona fronte-temporale mentre per la donna ha un diradamento della chioma soprattutto nella zona centrale.
Terapie e rimedi contro la calvizie
Le soluzioni per la perdita di capelli non invasive sono lozioni e integratori anche se il trapianto è l’unico modo per avere di nuovo una folta chioma. L’obiettivo è quello di raggiungere un’attaccatura naturale senza che sia visibile il segno del bisturi. Negli ultimi anni sono state approfondite due terapie per curare l’alopecia androgena, una di tipo farmacologico e l’altra chirurgica. I farmaci possono rallentare, bloccare oppure invertire il processo di diradamento dei capelli, tra questi c’è la finasteride. La terapia chirurgica è l’autotrapianto e l’intervento riesce perfettamente perché vengono utilizzati capelli non soggetti a miniaturizzazione e resistenti all’azione degli ormoni androgeni.
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