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Candidato Movimento 5 Stelle arrestato in Sicilia, il commendo di Di Maio

Da Redazione

Novembre 14, 2017

Candidato Movimento 5 Stelle arrestato in Sicilia, il commendo di Di Maio
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Dopo l’arresto riguardante il deputato dell’UDC di Messina anche che un candidato del Movimento 5 Stelle è stato arrestato in Sicilia ore fa. L’uomo in questione è l’imprenditore agrigentino Fabrizio La Giapa. L’accusa per il polito, candidato con il movimento in occasione di queste ultime elezioni, è quella di estorsione a discapito di due impiegati della sua azienda. Nel corso delle ultime ore anche Luigi Di Maio ha reso noto il suo commento

Arrestato in Sicilia un imprenditore candidato con il Movimento 5 Stelle

In occasione delle ultime elezioni politiche abbiamo avuto modo di conoscere diversi incandidabili, la maggior parte presenti nella lista con presidente Nello Musumeci. Nelle ultime ore si è diffusa la notizia secondo cui uno dei candidati del collegio di Agrigento del Movimento 5 Stelle è stato arrestato nelle ultime ore con l’accusa di estorsione. Il politico in questione è l’imprenditore e giornalista Fabrizio La Giapa avrebbe messo in atto dei comportamenti illeciti a discapito di due dipendenti della sua azienda. Secondo quanto raccontato dagli inquirenti La Giava avrebbe costretto i due dipendenti a firmare delle false buste paga. Attualmente il politico del Movimento 5 Stelle è stato sospeso dal gruppo e si trova agli arresti domiciliari.

Luigi Di Maio sul candidato del Movimento 5 Stelle: Si è tagliato fuori da solo

La notizia riguardante l’arresto in Sicilia del candidato del Movimento 5 Stelle ha lasciato perplesso il partito. Come ben sappiamo sotto questo punto di vista il movimento ha sempre chiesto il rispetto della legalità e non solo… La regola principale per gli appartenenti riguarda proprio la purezza della fedina penale, al fine di rassicurare i proprio elettori stanchi degli incandibabili. Nel corso delle ultime ore infatti l’arresto di Fabrizio La Giapa ha scatenato anche il commento del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: “Si è tagliato fuori da solo. Noi abbiamo agito subito, a differenza degli altri. Il governo Musumeci si regge su un deputato che è stato arrestato”.

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