Capodanno Cinese: mitologia, superstizioni e tabù
Da Redazione
Gennaio 22, 2023
Il Capodanno Cinese è una delle festività più sentite e celebrate in Estremo Oriente. Circondato da un’aura di magia: ecco miti, superstizioni e tabù.
Mito del Capodanno Cinese: il mostro Nian
Secondo la leggenda, il Capodanno Cinese ha avuto inizio con Nian, un mostro mitico che vive sotto il mare o tra le montagne, che durante la Festa di Primavera (Capodanno Cinese) divorava gli abitanti dei villaggi. Un anno, tutti gli abitanti del villaggio decisero di nascondersi dal Nian. Un uomo anziano chiamato Yanhuang si presentò agli abitanti e disse che sarebbe rimasto per vendicarsi del mostro.
L’anziano appese della carta rossa e si procurò dei petardi da far esplodere. Quando il giorno dopo gli abitanti tornarono al villaggio, notarono che nulla era stato distrutto e pensarono che l’anziano li avesse salvati. Gli abitanti capirono che Yanhuang aveva scoperto come tenere lontano il mostro, che sembrava aver paura del colore rosso e dei rumori forti.
A partire da quel momento, ogni anno all’avvicinarsi della Festa di Primavera, gli abitanti del villaggio indossavano abiti rossi, appendevano lanterne rosse e pergamene primaverili rosse su finestre e porte; e ancora usavano petardi e tamburi per spaventare il Nian, che non tornò mai più al villaggio.
Superstizioni e tabù del Capodanno Cinese
La Cina, e l’Estremo Oriente in generale, sono noti per essere particolarmente ligi alle tradizione, per credere profondamente nella buona e nella cattiva sorte, e per essere nel complesso molto superstiziosi.
La tradizione cinese vuole che il Capodanno influenzi tutto il resto dell’anno, perciò è importante rispettare le usanze: fare e soprattutto non fare determinate cose nei giorni precedenti e successivi.
La prima e più classica usanza da rispettare per favorire la buona sorte è indossare abiti e biancheria rigorosamente rossi. Non devono essere indossati abiti neri o bianchi, in quanto sono i colori dei funerali.
Nel giorno del Capodanno Cinese porta sfortuna: mangiare la zuppa (simbolo di povertà); lavare vestiti, fare le pulizie e fare lo shampoo (tutte attività che “spazzano via” la buona sorte); gli aghi (allontanano la salute); dire parole sfortunate (come “morte”).
Nel periodo delle festività, quindi non solo nel giorno di Capodanno, porta sfortuna: piangere (anche i bambini vengono coccolati più del solito); rompere piatti; maneggiare forbici e coltelli; prestare denaro e/o chiedere prestiti (porta debiti); regalare cifre sfortunate (ad esempio il 4 porta sfortuna); visitare malati in ospedale (allontana la buona salute).
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